Economia e Finanza
Luci e ombre nella macchina fiscale a Bolzano e Trento: organici in sofferenza
Si chiude l’esercizio finanziario 2019 in provincia di Bolzano ed in provincia di Trento, con le Agenzie Fiscali (Agenzia delle Entrate ed Agenzia delle Dogane e Monopoli), che raggiungono risultati soddisfacenti sul fronte della lotta all’evasione fiscale ma con gravi difficoltà dal punto di vista degli organici e da quello organizzativo.
Dalle informazioni in possesso alla FLP (Federazione lavoratori pubblici e funzioni pubbliche), gli obiettivi economici assegnati dalla Direzione Centrale di Roma alle due Direzioni dell’Agenzia delle Entrate alle due sedi altoatesina e trentina sono di circa 120 milioni di euro derivanti dalla riscossione di attività di controllo e di circa 60 milioni di euro derivanti dai versamenti diretti, sarebbero stati raggiunti e forse lievemente superati.
Come pure, sarebbero stati raggiunti gli obiettivi numerici, consistenti in decine di migliaia di pratiche lavorate a favore del contribuente.
Bene anche il lavoro svolto dal personale dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli di Trento e di Bolzano. Inoltre, il solo settore “giochi” confermerebbe più o meno gli importi del 2018 che portarono nelle casse dello Stato oltre un miliardo e trecento milioni di euro (circa 700 milioni a Bolzano e circa 600 milioni a Trento).
Tanti, tantissimi soldi (i nove decimi restano nelle casse delle due Province Autonome) che però, purtroppo, non vengono reinvestiti per migliorare ed efficientare la macchina fiscale in questa Regione.
I risultati positivi sopra esposti sono stati conseguiti grazie ai circa 600 dipendenti in servizio in tutta la Regione (circa 270 all’Agenzia delle Entrate di Trento, circa 180 a quella di Bolzano, circa 150 all’Agenzia delle Dogane-Monopoli di Trento e Bolzano).
Purtroppo tutti gli Uffici della Regione fanno i conti con gravi carenze di organico, con punte del 40% in meno rispetto a quello reale, in particolare per taluni Uffici dell’Alto Adige dove si registra, purtroppo, anche una decisa disaffezione da parte dei giovani residenti a partecipare ai rari concorsi banditi dalle Amministrazioni.
Una situazione che sta portando il personale “superstite”, ad un profondo senso di frustrazione, per non poter svolgere appieno ed in tranquillità, le funzioni e le mansioni ad esso demandato.
L’organico ridotto, la continua perdita di professionalità acquisita da quei Funzionari collocati in pensione, senza un affiancamento con giovani assunti, mette a dura prova le stesse Amministrazioni che si vedono anche costrette a ridurre i servizi ai cittadini/contribuenti. Come ad esempio le aperture al pubblico nelle sole ore mattutine, anziché orari continuati e/o pomeridiani, naturalmente con file, code e proteste dei cittadini.
La maggiore preoccupazione della FLP è rivolta ai piccoli Uffici Territoriali dislocati nei Comuni e/o nelle valli che, senza ricambi e senza investimenti, presto saranno ridotti a semplici sportelli per i cittadini, per poi scomparire definitivamente, esaurendo il ruolo primario dello Stato nel garantire il “presidio del territorio”.
Come pure, diventa molto complicato ed impossibile aggredire e combattere l’evasione fiscale che nella nostra Regione è calcolata in oltre 2,2 MLD di euro all’anno (1,1 a Trento e 1,14 a Bolzano), con Uffici che versano oramai in uno stato precomatoso, nell’indifferenza generale!
“Non è più tollerabile che da alcuni anni, sia la direzione Provinciale dell’Agenzia delle Entrate di Trento, sia l’Ufficio delle Dogane di Trento, non hanno un dirigente di ruolo a tempo pieno. Difatti, gli incarichi sono stati affidato “ad interim”, ad omologhi dirigenti di Bolzano che fanno la spola con Trento, quando possono e quando hanno tempo… un paio di giorni a settimana – dicono i rappresentanti di FLP – .
Come pure, è inverosimile che dal 9 dicembre u.s., i Direttori Generali delle Agenzie Fiscali ‘Entrate, Dogane, Demanio’, rispettivamente nelle persone di Antonino Maggiore, Benedetto Mineo e Riccardo Carpino sono decaduti ed il Governo non li ha ancora sostituiti. Lasciando senza guida ed al buio, le più importanti Amministrazioni del Paese che, nell’immaginario collettivo, dovrebbero condurre la famosa lotta all’evasione fiscale, senza se e senza ma“.
Per la FLP, quanto sopra esposto è la prova che gli Uffici periferici si reggono solo ed unicamente con gli sforzi giornalieri dei Funzionari in servizio, ai quali vanno i nostri ringraziamenti. Nel contempo si dimostra, paradossalmente, che i vertici di queste Amministrazioni, anche se non ci sono, nessuno se ne accorge.
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