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Politica

Mattarella accetta le dimissioni, finisce l’era del Governo Draghi: esecutivo in carica solo per gli affari correnti

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Dopo aver riferito in merito alla discussione e al voto di ieri presso il Senato, ha reiterato le dimissioni sue e del Governo da lui presieduto. Il Presidente della Repubblica ne ha preso atto. Il Governo rimane in carica per il disbrigo degli affari correnti”. Questo è quello che si legge in una nota del Quirinale.

Insomma, dopo il duro discorso di ieri al Senato e la reazione dei partiti alle parole del Presidente del Consiglio (qui articolo), finisce definitivamente l’era del Governo Draghi. Mattarella, infatti, ha ufficialmente accettato le dimissioni del Presidente del Consiglio e questo punto il Presidente della Repubblica potrebbe sciogliere anticipatamente le Camere e indire le elezioni.

Quel che è certo è che l’esecutivo rimane in carica per il disbrigo degli affari correnti, almeno fino al 2 ottobre, data in cui potrebbero avvenire le elezioni.

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In generale, questo significa che l’esecutivo fino a quella data si limita ad assicurare una continuità amministrativa, adottando atti urgenti. Il Governo potrà emanare decreti-legge solo se dettati da casi di necessità e urgenza, esaminare i relativi disegni di conversione, ma anche atti e adempimenti ad obblighi derivanti dall’appartenenza europea o internazionali.

Al contrario, il Governo non potrà esaminare nuovi disegni di legge, a meno che non siano imposti da obblighi internazionali, non dovrà adottare nuovi regolamenti ministeriali o governativi, a meno che la legge o obblighi internazionali non impongano altrimenti. Tutto questo fino all’entrata in carica del nuovo governo.

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