Politica
Mense scolastiche, lamentele dei genitori per i pasti freddi. Galateo: “Neanche ai detenuti viene offerto un pasto del genere”

Con il rientro a scuola di settembre, tra i genitori degli alunni delle scuole è montata la protesta per il servizio mensa concordato dal Comune con gli istituti. Marco Galateo, consigliere comunale di Fratelli d’Italia ha raccolto diverse lamentele proveniente da genitori di alunni di alcune di queste scuole. “Oggetto del contendere, – commenta Galateo – è il pasto freddo in sostituzione del pasto caldo che il Comune non avrebbe garantito a tutti gli studenti, perlomeno non tutti i giorni. Non è chiaro ad oggi quali fossero le ragioni oggettive di questa scelta, in alcuni istituti si è parlato di una generica mancanza di materiale idoneo al servizio del pasto caldo (vassoi per il trasporto al piano del pasto), in altri alla mancanza di personale per la distribuzione. Ecco quello che viene chiamato pranzo per i piccoli: una focaccia surgelata che diventa di fatto un mattone se non mangiata subito, un panino con due fette di tacchino e un cetriolo sottaceto e una bustina di carote dall’aspetto poco invitante”.
“Neanche in carcere ai detenuti è consentito somministrare questo al posto di un pasto”– dice, e prosegue lamentando che “…oltretutto i genitori pagano regolarmente il servizio di refezione scolastica, ma alcuni dei loro figli hanno un servizio diverso e non lo trovano corretto. Il momento del pasto è una parte della giornata didattica molto importante, che costruisce il senso di appartenenza ad una comunità, crea relazione e aumenta (o dovrebbe aumentare la fiducia) verso il sistema scuola che si fa (o dovrebbe farsi) carico delle principali esigenze dei bambini”.
Sarebbe interessante capire se anche agli insegnanti viene somministrato questo tipo di alimenti, visto che già devono pagarsi la quota del pasto, quando però la loro è attività didattica anche quella. E’ evidente infatti che mentre i bambini mangiano, gli insegnanti vigilano e, pur mangiando insieme a loro, stanno lavorando. Non si capisce quindi per quale motivo debbano pagare la, pur piccola, quota del pasto”.
Galateo conclude che per rispondere a queste domande verrà presentata una interrogazione urgente da parte di Fratelli d’Italia alla prima seduta di consiglio, subito dopo la formalizzazione della composizione dello stesso.
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