Alto Adige
Merano: fallite le trattative sul futuro dell’ex Bersaglio

Le trattative per decidere il futuro dell’edificio ex Bersaglio situato nell’omonima via, sono fallite.
Nel corso di una conferenza stampa tenuta ieri (19 dicembre) il sindaco Paul Rösch ha preso posizione in merito indicando la nuova rotta da seguire.
“Nelle ultime settimane e negli ultimi giorni ho tentato più volte di individuare una soluzione che potesse incontrare il favore di tutte le parti coinvolte. Ogni tentativo in tal senso è però fallito per mancanza di flessibilità, di disponibilità al compromesso e per l’arroccamento degli uni e degli altri su posizioni irremovibili”, ha spiegato Rösch.
L’ormai fatiscente stabile dell’ex Bersaglio appartiene allo Sport Club Merano, al quale è stato donato dalla Giunta provinciale guidata da Durnwalder.
La donazione era vincolata alla concessione di spazi all’ASM.
È sulle modalità di tale concessione che le opinioni risultano molto divergenti: il relativo passo del contratto di donazione prevede infatti una formula diversa da quella a suo tempo promessa verbalmente.
“Come amministratori comunali abbiamo ereditato questa situazione di stallo. In fin dei conti non possiamo modificare le modalità della donazione. Possiamo fungere solo da mediatori: ci siamo perciò appellati alla ragione e al buonsenso di tutte le persone interessate affinché l’ex Bersaglio potesse diventare un esempio modello di quel valore nel quale la città di Merano ha creduto e continua a credere: la convivenza pacifica che giova a tutti”, ha proseguito il primo cittadino.
“Partendo da siffatti presupposti abbiamo avviato trattative con tutte le parti ribadendo la nostra disponibilità a stanziare un cospicuo contributo per il risanamento e l’adattamento dell’edificio. Ma non sono disposto a risolvere un conflitto semplicemente sborsando denari. Sarebbe come dire: visto che con due milioni di euro non si riesce a trovare un accordo, mettiamone sul piatto quattro e così ognuno può continuare per conto suo a coltivare il proprio orticello. Affinché la convivenza nella nostra città funzioni, occorre collaborazione e disponibilità nei confronti dell’altro. Come amministrazione comunale la convivenza ci sta molto a cuore e ci preme promuovere la cooperazione fra i gruppi linguistici. Se però non si trova insieme una soluzione, il Comune non concede alcun sostegno finanziario“, ha ribadito Rösch.
“Lo dico apertamente: sono tutt’altro che contento dell’esito della vicenda. Mi sono impegnato molto in questi anni e negli ultimi mesi soprattutto per trovare una soluzione che fosse accettabile per tutte le parti. Come sindaco mi considero anche un moderatore fra posizioni e opinioni differenti. Moderare un conflitto è faticoso e richiede spesso molto tempo, ma sono convinto che alla fine si individuano le soluzioni migliori, perché sono condivise da tutti e in quanto tali risultano più durevoli. In questo caso però non riusciamo a compiere più alcun passo in avanti, perché le parti interessate si sono irrigidite su posizioni inconciliabili fra loro. Se a questo punto un’intesa non è più possibile, non sono disposto a investire ancora tempo ed energia in ulteriori trattative né tantomeno a rispondere del fallimento delle stesse”.
Il sindaco Rösch non è intenzionato a lasciare l’Ost West Club, che secondo i piani avrebbe dovuto traslocare nei locali dell’ex Bersaglio, in balia di questa impasse. “Come assessore alla cultura incontrerò i responsabili dell’associazione già nei primi giorni del nuovo anno per cercare assieme a loro una nuova sistemazione. Ho già in mente alcune possibilità, che devono essere ancora verificate nel dettaglio e comunque discusse prima con i dirigenti del sodalizio”, ha concluso Rösch.
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