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Politica

Misure anti crisi, il governo approva il ‘decreto liquidità’. 400 miliardi alle imprese

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Via libera al cosiddetto ‘decreto liquidità‘: ci sono nuove misure economiche adottate dal governo verso le imprese per tamponare la crisi post emergenza Coronavirus. Le misure riguardano anche la scuola. Presenti il presidente del Consiglio Conte assieme al ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli e dell’Istruzione Lucia Azzolina.

400 miliardi alle imprese divisi in due tronconi: 200 miliardi per il mercato interno e 200 per il potenziamento dell’export, attraverso prestiti erogati con i normali canali finanziari, con la differenza che lo Stato offrirà una garanzia affinché tutto avvenga in modo celere, spedito e sicuro.

Sono state varate misure fiscali con sospensione di diversi pagamenti, ritenute e contributi anche per i mesi di aprile e di maggio.

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In particolare è potenziato lo strumento del Fondo centrale di Garanzia per le piccole e medie imprese con l’aggiunta de finanziamento attraverso Sace, un società che rimane nel perimetro della Cassa Depositi e Prestiti a beneficio anche delle medie e delle grandi imprese.

Verranno imposti anche nuovi obblighi di trasparenza finanziaria con il rafforzamento della Golden Power in più settori per evitare scalate e per tutelare l’asset economico aziendale nazionale nel caso di partecipazioni e acquisizioni dirette anche in ambito internazionale.

Una misura che è stata definita dallo stesso Conte come ineguagliabile nella storia della Repubblica.

Per quanto riguarda l’emergenza scuola il ministro Azzolina ha sottolineato come il ministero abbia individuato “due possibili opzioni che permetteranno di salvare l’anno scolastico. Non si parla di 6 politico e i debiti si recupereranno a settembre. Abbiamo messo l’anno in sicurezza e gli studenti al centro”.

Il ministro ha infine chiesto scusa ai precari perché il ministero non riesce ad aggiornare le graduatorie a cause di prcedure vetuste: “Lo faremo l’anno prossimo quando le procedure saranno digitalizzate. Non riusciamo a portare avanti e gestire un milione di domande cartacee”.

Conte si è poi rivolto agli italiani.

Tutti esprimono ammirazione per la forza e la resilienza del nostro Paese. Ci chiedono le caratteristiche del modello Italia ed esprimono apprezzamento per il nostro operato – ha detto – . Agli italiani tutti che ci ascoltano voglio dire che state dando un contributo fondamentale per la battaglia al virus. Presto raccoglileremo i frutti di questi nostri sacrifici. Quando sarà tutto superato ci sarà una nuova primavera e la vivremo tutti insieme per l’Italia.

Essere italiani significa essere coraggiosi, determinati e solidali. Servire lo Stato con orgoglio, passione e grande sacrificio. Il pensiero va sempre a tutte le migliaia e migliaia di donne e di uomini che ogni giorno stanno lavorando in prima linea per noi: medici, infermieri, personale sanitario, forze dell’ordine e forze armate, vigili del fuoco, protezione civile e i tantissimi altri“.

E ancora: “Non siamo nelle condizioni di anticipare che cosa succederà dopo il 13 aprile. Saremo felici se, con il parere degli esperti, potremo allentare qualcosa prima possibile. Ma non vogliamo fare false promesse. Viviamo la Pasqua con senso di responsabiità, a casa. Sarebbe irresponsabile allentare adesso. Pasqua significa “passaggio” e riscatto, spero che per noi sia il passaggio verso una situazione migliore”.

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