Connect with us

Pubblicità - La Voce di Bolzano

Home

Novità importante per i fringe benefit in chiave premi produttività: ecco cosa cambia

Pubblicato

-

Condividi questo articolo




Pubblicità

La Legge di Bilancio 2022 ha introdotto un’importante novità relativa alla soglia limite entro i quali i fringe benefit non sono tassati, che ritorna a 258,23 euro.

Nel 2020 e nel 2021, per far fronte alla crisi economica determinata dall’emergenza epidemiologica, la soglia era stata innalzata fino a 516,46 euro.

I fringe benefit sono strumenti particolarmente apprezzati dai dipendenti, quindi vale la pena conoscerli meglio.

Pubblicità - La Voce di Bolzano

Pubblicità - La Voce di Bolzano

I fringe benefit possono essere tradotti in italiano con benefici accessori, o secondari. In sostanza sono compensi in natura, che non vengono elargiti sotto forma di compenso economico, ma come beni e servizi.

Questi particolari benefici possono essere concessi anche all’interno del contratto individuale, quindi singolarmente a ciascun dipendente.

Tra i benefit più comuni ci sono le auto aziendali, i tablet, gli smartphone o anche i buoni acquisto, che ogni dipendente può utilizzare come meglio crede, magari per mettere la benzina, per fare la spesa o per comprare articoli online oppure nei negozi fisici.

Pubblicità - La Voce di BolzanoPubblicità - La Voce di Bolzano

Ci sono varie tipologie di fringe benefit, che vanno dall’assistenza sanitaria alle polizze assicurative, dai finanziamenti agevolati fino addirittura agli alloggi che le stesse aziende mettono a disposizione dei collaboratori e delle loro famiglie.

Il discorso è comunque molto ampio e variegato, quindi per una maggiore chiarezza è consigliabile la lettura dell’articolo di approfondimento dedicato ai fringe benefits.

Questa è la principale novità, e anche l’unica, per quanto riguarda il welfare aziendale nel 2022. Non vengono intaccate infatti la deducibilità fiscale e la detassabilità di beni e servizi offerti ai collaboratori.

Nello specifico la detassazione totale fa riferimento al premio di risultato, vale a dire la quota economica che il datore di lavoro eroga al dipendente, in aggiunta al normale stipendio, per il raggiungimento di un obiettivo. Può trattarsi di un incremento della produttività, la vendita di un determinato numero di beni o servizi o ancora la chiusura di un contratto importante.

Il dipendente può decidere di ricevere il premio di risultato direttamente in busta paga, accedendo così ad una tassazione agevolata del 10%, a patto però che il premio non superi i 3.000 euro lordi annui e che il reddito da lavoro dipendente dell’anno precedente non sia superiore agli 80.000 euro.

I costi per l’azienda sono invece legati ai contributi previdenziali ed altri oneri, ma sono sempre deducibili ai fini IRES.

C’è anche un’altra forma di welfare che può accedere alla detassazione totale: il welfare puro, conosciuto anche come welfare premiale.

In sostanza l’azienda, dopo aver raggiunto gli obiettivi prefissati, elargisce servizi, beni ed opere di welfare a tutti i dipendenti, o a specifiche categorie, che vanno ad affiancarsi al normale stipendio.

Non è necessario un accordo territoriale o sindacale di secondo livello, come invece è previsto nel premio di risultato, ma è sufficiente che sia indicato da un regolamento aziendale interno.

Pubblicità
Pubblicità

NEWSLETTER

Archivi

Categorie

più letti