Operazione Anti-Doping: sette arrestati restano in carcere

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Restano in carcere le sette persone arrestate mercoledì scorso in un’operazione coordinata dai Nas di Trento, con il supporto dei colleghi di Roma e Milano, dei Ros di Trento, Padova, Roma e Milano, e della compagnia di Bressanone. L’indagine ha portato all’arresto di individui coinvolti in un presunto traffico di sostanze anabolizzanti e stupefacenti.

Questa mattina, presso il tribunale di Bolzano, si è tenuto l’interrogatorio di garanzia. Al termine dell’udienza, il giudice per le indagini preliminari, Stefan Tappeiner, ha deciso di confermare la misura della custodia cautelare in carcere per sei degli indagati. Per l’unica donna coinvolta, è stata invece disposta la custodia domiciliare.

Tra gli arrestati figura un personal trainer altoatesino di 26 anni, l’unico presente fisicamente in aula, mentre gli altri sei indagati hanno partecipato in videoconferenza. Durante l’udienza, il giovane personal trainer è apparso in lacrime e ha chiesto scusa, dichiarando: “Non credevo che quello che stavo facendo fosse così grave”.

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Le accuse mosse nei confronti degli indagati includono il traffico di sostanze anabolizzanti e stupefacenti in concorso, nonché l’utilizzo di tali sostanze al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti. L’inchiesta, che ha coinvolto diverse città italiane, mette in luce un preoccupante fenomeno di doping e uso illecito di sostanze per migliorare le performance sportive.