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Pizzeria piena di “no-green-pass”, nove sanzioni dei carabinieri

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I militari della compagnia Carabinieri di Egna hanno eseguito un’attività ispettiva presso un noto esercizio commerciale di Bronzolo, trovando diverse irregolarità nell’applicazione delle norme anti-covid.

I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile sono intervenuti per un normale, consueto controllo all’ora di cena ma si sono trovati davanti una situazione molto poco regolare e hanno concluso l’ispezione con una decina di contestazioni di violazioni delle norme ”anti-covid”.

I carabinieri di Bronzolo avevano controllato molte volte il locale, il cui gestore aveva ripetutamente e pubblicamente dichiarato che non avrebbe controllato i “green-pass” agli avventori in quanto riteneva le norme ingiuste e contro la privacy. I carabinieri di Bronzolo avevano sospettato che nei precedenti controlli qualcuno, vista l’auto dei militari sulla strada avesse approfittato dell’uscita sul retro per evitare di farsi beccare senza certificazione verde. Lo hanno detto ai colleghi di Egna che quindi prima di entrare hanno piazzato due militari sul retro. Nessuno stavolta è quindi sfuggito al controllo.

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Nelle fasi del controllo di documenti e “green-pass” ci sono stati momenti di tensione con i soliti contestatori “no-pass” o “no-vax” (c’è sempre un “no-qualcosa” quando arrivano i carabinieri e si sente odore di sanzioni…) che hanno iniziato a filmare i militari accusandoli di attività illegittima, ecc., ecc., ecc., come ormai siamo abituati a vedere in TV e sui social media.

Nove sono state le violazioni contestate. Sette avventori erano intenti a cenare pur non essendo per loro possibile accedere in quanto privi di certificazione. Inoltre sono stati sanzionati il gestore e la titolare poiché il primo era privo di “green-pass” e la seconda non aveva controllato i codici “QR” né ai dipendenti né agli avventori.

Sono ovviamente in corso valutazioni da parte dei carabinieri sull’ipotesi di chiedere la sanzione amministrativa accessoria della chiusura di giorni dieci all’autorità competente che è la Provincia autonoma.

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