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Laives

Raccolta umido Laives, Pd contro l’addebito costi in bolletta. “Andavano coperti con l’avanzo di bilancio”

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Questa giunta ha deciso di non restituire ai cittadini quanto questi hanno versato a novembre e dicembre 2020 a SEAB per la raccolta dei rifiuti umidi, che però è partita a gennaio. Prelievo giustificato coi costi sostenuti per l’acquisto dei materiali necessari a fare partire il servizio. Ma nel 2019 SEAB aveva dichiarato al consiglio comunale che l’avanzo di bilancio (si parlava di 269.000 €, non proprio spiccioli) sarebbe andato a coprire proprio quei costi“.

Così i rappresentanti del Partito Democratico di Laives sulla recente polemica nata sull’inserimento nella bolletta di novembre-dicembre 2020 della tariffa relativa al nuovo servizio di raccolta dell’organico. In particolare numerose sono state le richieste di spiegazioni da parte dei cittadini a Seab proprio sulle motivazioni dell’addebito in fattura, visto che il servizio di raccolta è stato avviato solo a inizio 2021.

Questa giunta aveva annunciato che nel 2020 non ci sarebbero stati aumenti nella tariffa dei rifiuti ed evidentemente sono venuti meno alla parola data – fanno sapere in una nota – senza nemmeno annunciarlo preventivamente, né sul sito del Comune né su quello di SEAB. Ed infine: pure ammesso che l’avanzo di bilancio del 2019 non fosse sufficiente a coprire tutti i costi, perché la quota residua non è stata coperta dal comune, attingendo proprio da lì? 

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Ne avrebbe avuto la facoltà, ma non ha voluto farlo. Perché si tratta di una piccola cifra, è vero, meno di quattro euro a persona, che però si va ad aggiungere all’aumento del 20% della stessa tariffa rifiuti per il 2021 e ad un aumento del 19% delle tariffe relative a fognatura e depurazione. A pochi mesi dalla sua rielezione, in un momento in cui la pandemia sta mettendo in difficoltà tante famiglie, la giunta Bianchi pensa a mettere le mani nelle tasche dei cittadini”.

E ancora: “Ci tocca poi tornare ancora una volta sulla questione della variante in galleria della SS12. La maggioranza ha bocciato la mozione presentata dalla minoranza sul finanziamento del progetto. Legittimamente, ci mancherebbe: ma almeno noi una proposta l’abbiamo fatta. Non ci siamo limitati ad accettare supinamente il ‘non ci sono i fondi’ della Provincia. Fa poi sorridere il fatto che il sindaco e la sua maggioranza insistano nel puntare il dito contro il PD e contro il comune di Bolzano“.

Il comune di Bolzano ha votato per due volte (nel PUM del 2010 e nel Master Plan), e all’unanimità, per riconoscere l’indispensabilità di quest’opera. E persino la giunta provinciale aveva riconosciuto la variante come di interesse provinciale: era il 2016, quando in giunta sedeva il PD. E il PD ha difeso la variante in galleria anche quando i giochi sul rinnovo della concessione autostradale l’avevano fatta passare in secondo piano, tanto che il discorso è ripartito grazie alla presa di posizione dell’assessore bolzanino Fattor e alla nostra petizione.

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Pare quindi evidente che chi si mette di traverso al progetto è l’attuale maggioranza in giunta provinciale, Lega ed SVP. Per inciso, partiti che appoggiano la giunta Bianchi. Detto questo, il nostro invito al sindaco e alla maggioranza è quello di recuperare il clima di unità con cui è stato votato qualche tempo fa il documento che ha impegnato la giunta comunale sull’argomento. Basta cercare il nemico a tutti i costi. Sulla necessità della variante siamo dalla stessa parte della barricata, e siamo pronti a dare tutto l’aiuto possibile“, concludono.

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