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Alto Adige

Report sul cambiamento climatico, l’Onu: “Un codice rosso per l’umanità”.

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Siamo sull’orlo di un precipizio. È inequivocabile“. Con queste parole comincia il nuovo report dell’IPCC (il gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite). A commentarlo è Giovanni Gottardo, attivista del movimento Fridays For Future Southtyrol.

La crisi climatica è inequivocabilmente causata dalle attività umane e sta inequivocabilmente interessando ogni angolo del pianeta, nel suolo, nei mari e nell’aria – dice Gottardo – . Inondazioni, incendi, frane, siccità, scioglimento dei ghiacci, estinzioni. Le ondate di calore e le piogge intense che causano inondazioni minacciano insieme più del 90% delle regioni del mondo. Persone stanno morendo, persone stanno soffrendo. Questa è un’emergenza. Ora lə scienziatə hanno parlato, più forte e più chiaramente che mai prima d’ora“.

E ancora: “Ora è arrivato il momento per i politici di prendere atto del loro fallimento. Raggiungeremo sicuramente l’aumento di 1,5 gradi centigradi nei prossimi due decenni. L’unica notizia positiva è che fermarsi a 1,5C non è ancora divenuto impossibile. Se però le emissioni non si arrestano ora, un riscaldamento di 3C significherebbe catastrofe, e 4C un’apocalisse. Ciò richiede riduzioni [delle emissioni] immediate, rapide e su larga scala. Anche solo 2C significherebbe maggiore sofferenza per tutta la vita sulla Terra”.

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Punti di non ritorno come il collasso della corrente del Golfo, lo scioglimento completo delle calotte polari, o la fine della foresta amazzonica ‘non possono essere esclusi’ secondo il report. António Guterres, segretario generale dell’ONU, ha definito il report “un codice rosso per l’umanità. L’allarme è assordante, l’evidenza inconfutabile: le emissioni di gas serra dal combustibile fossile e dalla deforestazione stanno soffocando il nostro pianeta e mettendo a rischio miliardi di persone“. “Gli scenari più drammatici possono ancora essere sventati, ma da ora in avanti, ancor più di prima, ogni tonnellata di CO2 conta“, conclude Gottardo.

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