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Musica

Sabato 16 al teatro di S. Giacomo la musica sarà senza confini

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Dalle melodie indiane ai ritmi africani, dalla musica celtica ai temi tribali, alternati anche a dimensioni meditative, a sfumature rock-blues. E ancora ci saranno eleganti e briosi inserti di danza, accompagnamento d’immagini. Il tutto coniugato a un cast artistico d‘alto profilo: il fantasioso chitarrista bolzanino Gianni Ghirardini e i suoi ‘Friends’.

Tutto questo e di più sarà «PANGEA, musica senza confini», il concerto-evento di sabato 16 marzo .

L’appuntamento è al Nuovo Teatro di San Giacomo di Laives, con inizio alle 20.30 e ingresso libero. Organizza il Centro culturale San Giacomo, che rivolge questa proposta, come ogni sua iniziativa, a tutti gli interessati – del luogo e non.

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Sul palco si farà apprezzare un pool di dieci artisti: l’ideatore del progetto Gianni Ghirardini con il suo singolare set di chitarre (‘dobro’, ‘mohan veena’ e altre sorprese), Max Castlunger alle percussioni etniche, Jack Alemanno con la sua originale batteria, ‘Haifisch’ Heidegger al basso acustico e elettrico, Pietro Berlanda ai flauti, Lorenzo Barzon al violino, gli ‘special guests’ Felice Bruni al sitar indiano e Annika Borsetto alla voce; inoltre arricchiranno lo spettacolo, con coreografie di ‘Irish tap dance’ i ballerini Christian Balzamà e Jil Saccani.

Ma com’è nato il progetto artistico?

«Ho immaginato di tornare a 290 milioni di anni fa –  spiega Ghirardini – quando tutte le terre emerse del nostro pianeta erano riunite nella cosiddetta Pangea, un unico super-continente circondato da un immenso oceano, non senza però che fosse possibile, osservando attentamente, riuscire a intravedere nel profilo di quello sterminato territorio qualcosa delle forme dei continenti odierni. Idealmente mi sono trovato molto bene in quell’ambientazione, scoprendo di potermi muovere da e verso luoghi che oggi chiamiamo Africa, Asia, Australia, Europa, America… senza attraversare mari o incontrare confini».

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Dalle affascinanti fantasie al progetto artistico concreto, per Ghirardini il passo è stato relativamente breve. Catturato da tali visioni, ha pensato bene di ispirarsi al principio della Pangea e di togliere le frontiere alla sua musica, proseguendo al tempo stesso la ricerca iniziata cinque anni fa con un memorabile concerto svoltosi pure a San Giacomo.

A quel punto ha chiamato i suoi ‘friends’, ha rimodulato l’organico della band e ha preso ad esplorare nuovi territori musicali e geografici, conservando però, parallelamente, una parte delle mete del viaggio musicale precedente.

Il programma musicale di «PANGEA» sarà composito anche sotto il profilo autorale: ci saranno numerosi brani originali di Ghirardini e di alcuni suoi colleghi del gruppo, ma anche pezzi di altri autori, vestiti a nuovo sotto il profilo degli arrangiamenti.

Il risultato d’insieme, lo si potrà appunto gustare nell‘atteso ‘live’ di San Giacomo, che rappresenterà anche stavolta una prima assoluta.

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