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Politica

Salvini:”Accordi con nessuno. Domenica si può fare la storia con Pd e sinistra a casa”

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“Domenica prossima ci saranno le prime elezioni vere da quando c’è questo Governo. Per la prima volta nella storia, penso che nelle province di Trento e di Bolzano la sinistra andrà a casa“.

Lo ha detto Matteo Salvini oggi pomeriggio a Bolzano in penultima tappa di giornata del tour altoatesino in vista del voto di domenica.

“Abbiamo un rapporto con i cittadini di Bolzano e con l’Alto Adige. Non pensiamo ad accordi con nessuno. Contiamo di essere abbastanza forti da poter fare la rivoluzione in Provincia“.

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Esclude quindi qualsiasi liaison con il Pd e con la sinistra il leader della Lega. Tra un selfie e un bagno di folla Salvini ha parlato della voglia di cambiamento che si respira in Alto Adige e della necessità di un rinnovamento ai vertici della Giunta provinciale altoatesina.

“Contiamo di avere tanti consensi in due Autonomie, quella di Trento e quella di Bolzano, che vogliamo difendere con le unghie e con i denti. E tra i nostri obiettivi c’è quello di dare autonomia a chi ancora non ce l’ha: penso al Veneto e alla Lombardia o all’Emilia Romagna. E’ pur vero che qui qualcuno in nome dell’autonomia ha fatto regali agli amici degli amici e ha gestito appalti e assunzioni in maniera poco trasparente. Per questo c’è bisogno di aria nuova negli uffici provinciali“.

Tra i temi della campagna anche la questione sicurezza.

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Già in mattinata davanti alla nutrita platea di Laives, primo comune guidato da una giunta centrodestra-M5s-Svp, Salvini aveva affermato che “se serve  – di barconi ne fermo altri 50, mi possono indagare e arrestare. Questo governo ha già abbassato il numero degli immigrati da 110mila a 20mila, il che significa più sicurezza anche a Laives e Bolzano. Donne e ragazze hanno il diritto di passeggiare sicure, di uscire con la gonna e anche la minigonna”. A Bolzano ha ribadito che la paura è un limite inammissibile per i cittadini che vogliono e pretendono città più sicure.

E il ministro dell’Interno non risparmia una frecciatina al sindaco di Bolzano Caramaschi:

“Il ministro c’è e ci sarà per Bolzano, il sindaco di sinistra avrebbe dovuto dire ai suoi amici di evitare di farne arrivare in Italia 700mila per poi chiedere a qualcun altro di trovare una soluzione. Del resto il Pd ha eletto come sua parlamentare del territorio Maria Elena Boschi. Ma domenica 21 ottobre sia a Bolzano che a Trento si può fare la storia. Questo mi darà una forza incredibile per andare in Europa e a Bruxelles a dire che per l’Italia decidono gli italiani”.

Durante la conferenza stampa-comizio nel parco della stazione del capoluogo altoatesino non è mancata la contestazione di una ventina di persone con striscioni di diverso tipo. Dal “Fischia ancora il vento. Salvini muori a “Io sto con Riace”, gli haters salviniani hanno fatto sentire la loro presenza.

Il leader della Lega si è poi recato al Palazzetto per assistere alla partita dell’Hockey club Bolzano. Sport di cui dice essere appassionato fin da bambino.

Prima dell’approdo a Bolzano, il tour pre elettorale di Salvini ha fatto tappa anche a Castelrotto, dove dopo un altro bagno di folla il ministro ha assistito al concerto dei Kastelruther Spatzen.

“Oggi niente spread, ma solo spritz”, ha scherzato al suo arrivo. Nel tendone i selfie di ordinanza, solo questa volta con uomini e donne nei tradizionali abiti tirolesi. I ‘Passerotti di Castelrotto’ hanno poi fatto salire il capo del Carroccio sul palco.

“Sono felice di essere in questa splendida comunità come ministro dell’Interno per difendere la sicurezza e i confini”, ha ribadito.

In chiusura di giornata una tappa a Merano per l’ultimo comizio al Kurhaus.

 

 

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