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Alto Adige

Screening Covid Alto Adige, Falk: “Ottimo lo 0,2% di falsi positivi. Ora problema dei falsi negativi: sono circa 1000”

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Circa 1000 tra le persone che in Alto Adige hanno aderito alla campagna di screening per il tracciamento del contagio da Covid-19 avrebbero in realtà ricevuto un falso negativo.

Dopo le dichiarazioni di qualche giorno fa, con le quali sottolineava la necessità di raggiungere almeno il 70 per cento della partecipazione perché il risultato globale fosse affidabile (percentuale superata ampiamente rispetto alle aspettative iniziali), il biostatistico Markus Falk rianalizza la situazione ai microfoni del  Tagesschau.

Circa 1000 falsi negativi sarebbero dunque presenti tra i più di 350mila altoatesini testati. Il motivo? Ognuno degli appartenenti al campione dei 1000 poteva essere affetto da una carica virale troppo bassa, perché infettato dal virus solo poco prima del test.

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Un falso negativo si crede sano e quindi è contagioso per altri”, ha detto Falk all’emittente tedesca altoatesina aggiungendo che al contrario, coloro che sono risultati positivi al test di massa dell’Alto Adige sono quasi tutti effettivamente infetti. 

“All’inizio avevamo ipotizzato un tasso di falsi positivi dell’1%. Come mostrano i dati ora, il massimo è probabilmente il 2 per mille. Ovvero 0,2 per cento di falsi positivi. Una cifra molto bassa e quindi confortante”.

Al contrario, per Falk sarebbero i negativi non rilevati a rappresentare una minaccia “e per questo – ha detto – si raccomanda comunque la massima cautela“.

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