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Alto Adige

Sicurezza e violazioni sulle piste da sci, i numeri: oltre 400 gli interventi con una media di 6 al giorno

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Come tutti gli anni, con l’inizio della stagione sciistica è stato avviato anche  il servizio di vigilanza e soccorso sulle aree sciabili che vede i Carabinieri impiegati in ben 27 comprensori in Alto Adige. In considerazione del crescente numero di incidenti e della più recente normativa in materia di sicurezza,  l’arma ha rinforzato la propria presenza sulle piste altoatesine.

Infatti, per l’inverno 2022-23 sono impiegati più di 90 militari, di cui 68 giornalmente, anche grazie a rinforzi specializzati del 7° Reggimento Carabinieri di Laives e del Centro Carabinieri Addestramento Alpino di Selva di Val Gardena.

Non solo, ma recentemente sono stati addestrati altri venti militari tra addetti alla vigilanza e al soccorso, formati presso il Centro Carabinieri Addestramento Alpino e abilitati quali “soccorritori di livello A” presso la Croce Rossa Italiana di Bolzano.

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Una preparazione sempre più qualificata, per un impiego sempre più gravoso. Nonostante la stagione sciistica sia appena all’inizio i Carabinieri in Alto Adige hanno già all’attivo oltre 400 interventi. Gli incidenti tra sciatori sono stati finora circa 150, con una media di 6 al giorno, e una punta di 10 al giorno durante il ponte dell’Immacolata.

Le principali cause di incidente rilevate sono l‘ingresso in piste chiuse, la disattenzione nelle intersezioni e la velocità non commisurata alle condizioni delle piste e al livello di affollamento. Gran parte degli incidenti si è verificata proprio per comportamenti non idonei di sciatori esperti.

Fortunatamente, i militari dell’arma sono presenti sulle piste innevate non solo per soccorrere gli infortunati ma anche per vigilare sul rispetto delle norme attinenti la sicurezza degli sciatori.

In particolare, dal 1° di gennaio 2022 sono state integrate con nuove previsioni quali – per esempio – l‘obbligo del casco per i minorenni e, per tutti, l’obbligo di una assicurazione per responsabilità civile e il divieto di sciare in stato di ebbrezza alcolica.

Dall’inizio della stagione sciistica sono state elevate già oltre 60 contravvenzioni, principalmente per comportamenti irresponsabili nella conduzione degli sci, e l’inosservanza del divieto di sciare dopo la chiusura delle piste.

In altri 22 casi è stata contestata la mancanza di assicurazione: la prevista sanzione amministrativa pecuniaria va da 100 a 150 euro, con la sanzione accessoria del ritiro dello skipass. I carabinieri raccomandano sempre massima prudenza e rispetto delle norme, in particolare le precedenze, e di non eccedere in velocità al fine di poter sempre mantenere il controllo degli sci.

Una nota a parte merita l’abuso di alcool sulle piste. Finora poche sanzioni sono state elevate a sciatori in stato di ebbrezza, ma sono previsti controlli più stringenti, anche con l’uso di etilometri.

A queste attività si affiancano specifici servizi per la prevenzione e repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti presso i rifugi, le malghe e dei furti all’interno degli Hotel posti a ridosso delle piste. Al riguardo vi sono stati alcuni casi già risolti con l’identificazione e denuncia degli autori.

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