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Scienza e Cultura

Studiare il supervulcano di Bolzano per prevedere eruzioni di altri vulcani

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40 studiose e studiosi provenienti da tutto il mondo si sono riuniti recentemente Bolzano per esplorare i segreti del supervulcano di Bolzano. Il workshop internazionale ha offerto l’opportunità per studiare la dinamica della formazione delle caldere vulcaniche moderne e fossili.

Il supervulcano di Bolzano è un complesso vulcanico formatosi oltre 280 milioni di anni fa. Nell’ambito della sua vita plurimilionaria ha dato origine anche a due megacaldere tra le più grandi della storia della Terra.

Negli ultimi due decenni, esperte ed esperti del settore, in particolare il geologo Corrado Morelli, hanno condotto approfonditi studi su questo imponente fenomeno naturale. Inoltre, recentemente, grazie alla collaborazione tra il Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige e l’Ufficio provinciale Geologia e prove materiali, è stato avviato un progetto di ricerca sotto la guida di Evelyn Kustatscher per studiare anche le rocce sedimentarie intercalate tra le rocce vulcaniche, al fine di comprendere il processo di ricolonizzazione da parte delle piante e degli animali dopo ogni eruzione vulcanica.



Ottava edizione dell’International Workshop on Collapse Calderas in Alto Adige

Le dimensioni impressionanti, la durata e la storia di formazione del supervulcano, unite agli studi condotti dalle geologhe ed i geologi altoatesini, hanno attirato l’attenzione dell’associazione internazionale di vulcanologia e geochimica che ha scelto di organizzare l’ottava edizione del International Workshop on Collapse Calderas proprio sul tema di questo supervulcano.

Durante i tre giorni di studio sul campo, in diverse località significative come Gargazzone, Terlano, Bronzolo, Tagusa, Riva di Sotto, Castel Firmiano e la passeggiata di San Osvaldo, le 40 studiose e studiosi provenienti da diverse nazioni (tra cui Giappone, Stati Uniti, Nuova Zelanda, Cile e Norvegia) sono stati guidate alla scoperta della geologia del supervulcano da Corrado Morelli (Ufficio Geologia e prove materiali), Guido Giordano (Università Roma Tre), Guilherme Gualda (Vanderbilt University, USA) e Darren Gravley (University of Canterbury, Nuova Zelanda).

Ricerca sul supervulcano di Bolzano di importanza globale

Le giornate successive presso il Museo di Scienze Naturali erano dedicate all’approfondimento degli studi condotti sul supervulcano di Bolzano e su altri sistemi vulcanici del mondo. Genna Chiaro, dottoranda presso la Vanderbilt University (USA), esperta delle rocce della Formazione di Ora del supervulcano di Bolzano, ha dichiarato: “Lo studio del supervulcano di Bolzano mi ha offerto una straordinaria opportunità di comprendere il comportamento dei corpi magmatici nella crosta terrestre e le cause delle loro eruzioni.”

Roberto Isaia, ricercatore presso l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha aggiunto: “Durante questo workshop abbiamo potuto vedere e toccare con mano le rocce e le strutture vulcaniche che si formano nelle grandi eruzioni calderiche dandoci l’opportunità di comprendere le caldere attuali. La ricerca sul supervulcano di Bolzano è quindi di grande importanza per capire e possibilmente prevedere il comportamento delle varie caldere attive nel mondo, come ad esempio i Campi Flegrei, su cui sto lavorando, e che attualmente mostra preoccupanti segni risveglio.”

Eccellenza nella ricerca scientifica altoatesina

Siamo onorati che questo gruppo di vulcanologi, petrografe e geofisiche abbia manifestato interesse nello studio del supervulcano di Bolzano”, afferma David Gruber, direttore del Museo di Scienze Naturali, “questo conferma l’altissimo livello delle ricerche scientifiche condotte dai nostri geologi e dalle paleontologhe negli ultimi decenni e l’importanza della collaborazione con l’Ufficio di geologia e prove materiali.” Ed il direttore dell’ufficio citato, Volkmar Mair, aggiunge: “Il workshop è stato un’occasione unica per approfondire la conoscenza di uno dei supervulcani più straordinari al mondo e per promuovere la collaborazione internazionale nella ricerca vulcanologica.”

Info: Corrado Morelli, Ufficio Geologia e prove materiali della Provincia Autonoma di Bolzano, [email protected], 339 3755889; Evelyn Kustatscher, Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige, [email protected], 349 8848161.

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