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Svezia, 150 orsi uccisi in due giorni. La polizia scorta i cacciatori aggrediti dagli animalisti
Nei primi giorni della caccia annuale in Svezia, oltre 150 orsi bruni sono stati abbattuti, scatenando polemiche tra i conservazionisti, che hanno descritto l’operazione come un “puro massacro”. Secondo il Guardian , il governo svedese ha concesso 486 licenze di caccia per il 2023, autorizzando l’uccisione di circa il 20% della popolazione di orsi bruni rimanente.
Ciò segue un abbattimento record di 722 orsi l’anno scorso. Ieri pomeriggio, il secondo giorno di caccia, erano già stati abbattuti 152 orsi, secondo l’Agenzia svedese per la protezione dell’ambiente.
La caccia agli orsi è al centro di un acceso dibattito in Svezia, con polemiche in aumento. Per la prima volta, la polizia ha accompagnato i cacciatori per prevenire possibili proteste da parte dei gruppi ambientalisti.
Magnus Orrebrant, presidente della Swedish Carnivore Association, ha criticato aspramente le moderne tecniche di caccia, affermando che rende troppo semplice uccidere un orso, assimilando la situazione a un vero e proprio “massacro”.
Gli orsi bruni in Svezia erano stati quasi sterminati un secolo fa, la popolazione aveva infatti raggiunto un picco di 3.300 esemplari nel 2008. Gli abbattimenti degli ultimi anni hanno ridotto il numero del 40%, portando la popolazione attuale a circa 2.400 individui.
Se il ritmo delle uccisioni dovesse rimanere invariato, il numero di orsi potrebbe scendere vicino alla soglia minima di 1.400 esemplari, considerato dal governo come il livello necessario per garantire la sopravvivenza della specie
Negli ultimi anni, la Svezia ha intensificato anche la caccia a lupi e linci, stabilendo nel 2023 il record per il maggior numero di lupi abbattuti, con 75 esemplari uccisi su una popolazione di soli 460 lupi, una specie a rischio.
Gli ecologisti temono che queste cacce possano avere gravi conseguenze sull’equilibrio ecologico dell’intera regione. All’inizio del mese, gruppi ambientalisti norvegesi hanno fatto appello alle autorità svedesi nelle zone di confine, chiedendo di bloccare le licenze per la caccia agli orsi, sostenendo che tale pratica minaccia la popolazione di orsi bruni in entrambi i Paesi.
L’appello è stato però respinto dalle autorità svedesi in alcune regioni di confine per rifiutare le licenze per uccidere gli orsi, sostenendo che minacciano la popolazione di orsi bruni in entrambi i Paesi. Il loro appello è stato respinto.
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