Toponomastica: udienza nuovamente rinviata. Dibattito stasera alla Sala Fronza in via Dalmazia

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Salta alla Consulta l’udienza del 2 aprile per la revisione della legge provinciale del 2012 sulla toponomastica. Una normativa impugnata dallo Stato sulla cui discussione è stato accordato l’ennesimo rinvio chiesto dalla Provincia di Bolzano.

Probabile cancellazione anche per la data dell’ulteriore rinvio, fissata per il 2 luglio.

Tra i motivi della cancellazione del 2 aprile la mancanza di tempi tecnici adeguati per portare a termine la discussione in consiglio provinciale del ddl locale proprio sull’abrogazione della legge 2012.

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Obiettivo primario è abrogare in anticipo la legge sulla toponomastica impugnata da Roma per evitare il raggiungimento di una sentenza diretta di bocciatura da parte della Corte costituzionale.

Per il consigliere Alessandro Urzì in realtà il principio di bilinguismo, già fissato dalla Corte costituzionale con la sentenza del 2018 che contiene le indicazioni precise sul bilinguismo in Alto Adige e che, ad esempio, dichiara illegittima la legge regionale che istituiva il nuovo nome del comune di Sèn Jan di Fassa – Sèn Jan, è inderogabile.

Tanto è vero che il nome corretto, nel rispetto della doppia lingua, è San Giovanni di Fassa – Sèn Jan.

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A questo proposito dice Urzì: “Abbiamo organizzato una conferenza-dibattito prevista per questa sera (27 marzo) alla sala Fronza di via Dalmazia. Nel corso dell’incontro organizzato dall’associazione Cer, si affronterà proprio l’argomento toponomastica con un confronto tra me e Roberto Bizzo, componente della Commissione dei Sei nella scorsa legislatura“.

Moderatore della serata l’ex presidente del consiglio provinciale Maurizio Vezzali. L’introduzione con cenni storici è affidata ad Achille Regazzoni.

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