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Alto Adige

Tour sulla sostenibilità a Ortisei: focus su mobilità e turismo

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In queste settimane cittadine e cittadini possono contribuire a dare forma alla strategia di sostenibilità per l’Alto Adige nell’ambito di una serie di eventi in tutta la provincia.

La prima tappa del tour è stata a Ortisei. Come plasmare il futuro in modo sostenibile? Quale tipo di futuro le persone desiderano davvero? Queste le domande cui la serata informativa con il Presidente della Provincia Arno Kompatscher e l’assessore provinciale alla mobilità Daniel Alfreider ha cercato di dare una risposta. Insieme ai rappresentanti della Giunta provinciale erano presenti il sindaco Tobia Moroder, la vicepresidente del distretto comunitario Christine Senoner, il presidente di Eurac Research Roland Psenner nonché la giornalista e moderatrice Sabina Drescher.

I partecipanti auspicano più diversità, cooperazione, bene comune e politica climatica per il futuro

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La sostenibilità è un argomento importante per i partecipanti alla serata, come dimostra il sondaggio spontaneo tra i 120 presenti (4,4 punti su 5). In termini di economia e innovazione così come di educazione e cultura, i dati dell’Alto Adige sono positivi. Meno invece lo sono quelli in termini di natura e ambiente, secondo l’opinione dei presenti. Le sfide per l’Alto Adige in termini di sostenibilità sono i trasporti, il cambiamento climatico, la giustizia sociale, l’overtourism e la mancanza di lavoratori qualificati.

Per il futuro (2030) i partecipanti all’evento vorrebbero una maggiore diversità linguistica e culturale, uno stile di vita più moderno e digitale, così come una società solidale e, per quanto riguarda l’economia, più cooperazione e orientamento al bene comune. Ci dovrebbe essere una cultura politica partecipativa e una cooperazione nazionale e transfrontaliera. La politica climatica dovrebbe essere prioritaria, così come i metodi di produzione orientati alle risorse.

L’attuazione degli interventi richiede anni. Attenzione alla qualità della vita e alla compensazione

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Sulla base dei risultati dello studio, il professor Roland Psenner, presidente di Eurac Research, ha sottolineato vari sviluppi ambientali e le sfide corrispondenti, come il riscaldamento globale o il cambiamento dell’uso del suolo. “Spesso ci vogliono decenni dall’implementazione di misure di protezione ambientale e climatica al miglioramento concreto delle condizioni ambientali” ha sottolineato Psenner, sottolineando che il compito ora è quello di mettere in pratica la transizione.

“La sostenibilità comprende aspetti ecologici, economici e sociali, per i quali bisogna trovare un equilibrio affinché la società possa migliorare la propria qualità di vita, ha sottolineato il sindaco Moroder. Poiché la Val Gardena si è sviluppata molto rapidamente nel tempo, è difficile ora fare un passo indietroha detto Moroder.

Kompatscher: “L’Alto Adige clima-neutrale entro il 2050”

Il Presidente Kompatscher ha sottolineato: “Vogliamo raggiungere una vera neutralità climatica entro il 2050. In futuro è importante vivere e lavorare in un modo rispettoso delle risorse, il che non significa necessariamente rinunciare o fare meno, ma concentrarsi su ciò che è veramente necessario. Per contrastare l’estinzione di alcune specie animali e vegetali, le aree naturali vanno protette.

L’Alto Adige è sulla buona strada, dato che un quarto del suo territorio è già protetto, ma anche l’agricoltura deve essere ristrutturataha detto Kompatscher. Secondo Kompatscher, l’Alto Adige deve orientarsi verso gli obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals o SDG) delle Nazioni Unite. “Invitiamo tutti a partecipare all’elaborazione e all’attuazione della strategia di sostenibilità per rendere l’Alto Adige degno di essere vissuto in futuro” ha sottolineato Kompatscher.

Alfreider: “La cooperazione è necessaria per la mobilità dolce sui passi dolomitici”

La mobilità, come bisogno fondamentale della popolazione, dovrebbe essere progettata insieme in modo sostenibile, ha sottolineato l’assessore provinciale alla mobilità Alfreider. A tal fine, le tratte del trasporto sono state analizzate in dettaglio e, laddove possibile, è stato promosso il passaggio a una mobilità pulita e dolce. Per sostituire l’auto privata come principale mezzo di mobilità con il servizio pubblico, i servizi di autobus e treni saranno aumentati e saranno promossi gli spostamenti a piedi e in bicicletta, ha detto Alfreider.

Misure su mobilità e turismo per il 2022

Le domande dei cittadini hanno riguardato principalmente la mobilità e il turismo. Per una nuova gestione della mobilità per i passi dolomitici sono necessarie basi digitali e normative (ad esempio per le chiusure) e il rafforzamento della cooperazione costruttiva delle Regioni e dei Comuni interessati. Per il 2022 sono previste molte misure importanti, fra cui controlli più accurati e misurazioni del rumore per moto e auto, un limite di velocità e interventi contro il parcheggio “selvaggio“.

“Non dobbiamo intervenire solo sui passi, ma già prima guidando i visitatori. L’obiettivo a lungo termine è quello di limitare l’accesso” ha detto Alfreider. I grandi eventi come la Coppa del Mondo di sci dovrebbero essere usati come opportunità per investire nella mobilità sostenibile. Per una ferrovia della Val Gardena, c’è uno studio di percorso da parte della STA, ma attualmente nessun finanziamento.

La discussione ha anche toccato le misure previste dalla Giunta provinciale contro l’espansione delle grandi attività turistiche in relazione al numero di posti letto. Kompatscher ha ricordato al pubblico la necessità di porre limiti non solo per proteggere ambiente e la qualità dell’offerta, ma anche migliorare l’esperienza degli ospiti. Alla luce delle crescenti difficoltà nel trovare personale, è anche molto discutibile se abbia senso ampliare ulteriormente l’offerta.

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