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Alto Adige

Vandalizzato speed check e intimidazioni a FdI, Urzì: “Episodi inaccettabili. No a Merano sotto scacco”

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Emergono nuovi gravi elementi del sabato di paura che ha vissuto Sinigo, a Merano. In serata è stato dato alle fiamme, dopo una esplosione udita dai confinanti, uno speed check lungo la Nazionale e poche ore più tardi si è scoperta l’auto gravemente vandalizzata di una militante di Fratelli d’Italia, Viviana Morelato, nei garage di un condominio Ipes.

Poco prima, in modo ostentato di fronte alla cittadinanza era stato girato un nuovo video rap, con gli stessi protagonisti, sembrerebbe, di quello già oggetto di grande dibattito perché mostrava armi e spaccio di droga. Gli autori del video (molti venuti da fuori Merano) si sono esibiti manifestando chiaramente anche la volontà di infrangere i limiti posti agli assembramenti. Insomma ponendosi al di sopra delle regole. Con gesto di sfida“.

La segnalazione, come le precedenti. è ancora una volta del consigliere provinciale di FdI, Alessandro Urzì.

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Ma perché cito questo episodio – continua Urzì – apparentemente estraneo ai fatti di violenza che poche ore più tardi avrebbero attraversato Sinigo? Perché in prossimità del luogo dell’incendio dello speed check sono state rinvenute alcune maschere che sembrano quelle usate nel video, o comunque molto simili. Una nei pressi del bidone arancione, una poco più avanti alla fermata dell’autobus, una sul sentiero che da lì porta ai palazzi dell’Ipes.

Ecco, i garage Ipes dove è stata devastata l’auto di una nostra militante sono gli stessi dove già nel passato gli estintori, usati questa volta per lo sfascio, erano stati svuotati con gravi danni (pagati dai condomini, come prevedono le regole dell’istituto) e dove erano stati girati passaggi del precedente video rap.

Da ricordare che nei giorni successivi alla diffusione del primo video con armi e droga le forze dell’ordine avevano compiuto alcune perquisizioni rinvenendo droga e armi giocattolo senza gli accorgimenti per individuarle come tali denunciando alcune persone di giovane età. Solo pochi giorni fa un altro episodio di vandalismo sull’autovettura della madre della vittima di sabato sera, Paola Zampieri, consigliere comunale uscente di Fratelli d’Italia, residente nella zona.

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Collegare gli episodi di sabato sera al contesto in cui è stato girato l’ultimo rap di cui non conosciamo i contenuti (auspicando che non sia ancora una volta un inno alla violazione della legge) sarà se del caso compito delle forze dell’ordine che stanno indagando. Ma di certo gli elementi segnalati dai residenti sono inquietanti. Compresa la segnalazione di movimenti di alcuni di questi giovani “artisti”, come una certa narrazione ha voluto descriverli, proprio nei dintorni dello speed check andato a fuoco, in prossimità dei garage Ipes“.

E ancora: “Basta ipocrisie: dopo il primo video si era innescata un’onda di dichiarazioni soprattutto da parte di centri sociali e ambienti di sinistra ampiamente giustificazionisti. Noi siamo stati fra coloro che di fronte all’uso disinvolto di immagini di armi e di droga riteniamo che le istituzioni debbano attivarsi senza comportamenti che potrebbero essere scambiati per compiacenti.

Peraltro che per Sinigo non sarebbe stato un sabato qualunque lo si sapeva già da alcuni giorni. Sul web il tam-tam aveva preannunciato le riprese del nuovo video rap con un appello lanciato alla partecipazione di tutti i fan. E messaggi vagamente di sfida anche verso il sottoscritto con l’inserimento su Instagram del mio nickname.

Appuntamento intorno alle 15.00, una ventina di persone, in palese violazioni di tutte le norme anti-covid. Zero mascherine, quelle sanitarie, solo le maschere bianche teatrali (che coprono i volti rendendo irriconoscibili) poi rinvenute vicino allo speed check e tanto assembramento. Si è iniziato con qualche selfie nei garage dei condomini – gli stessi garage dove poi sarà distrutta l’autovettura –  e poi via a girare i video. Stavolta a fare da sfondo al musical le scale esterne dei palazzoni gialli della frazione meranese”.

“I passamontagna questa volta sostituiti in parte dalle maschere bianche. Ma ancora delle canne che sembrano essere di pistole, qualcosa che assomiglia ad una katana o un manganello. Le riprese sono proseguite fra urla e schiamazzi per tutto il pomeriggio e anche le chiamate ai centralini delle forze dell’ordine non hanno prodotto alcun risultato.

Si sapeva, perché non c’è stato un servizio di vigilanza rafforzato? Perché almeno le regole Covid, almeno quelle, non sono state fatte rispettare?
Solo alle 19 compare un lampeggiante e c’è finalmente la dispersione dei giovani ‘artisti’… I danneggiamenti, i vandalismi ora anche le intimidazioni, con una parte di città che ha giustificato tutto. Diciamo basta! Non è più ammessa tolleranza.

Stiamo ancora aspettando il servizio di sorveglianza a campione dell’Ipes (dovrebbe partire a giorni). Ma soprattutto le telecamere. E anche che la città comprenda di avere a che fare con delinquenti puri. Non ci sostituiamo a nessun giudice, ad ognuno il suo lavoro. Ma a noi il diritto di dichiaraci indignati e di pretendere giustizia e civile convivenza.

Se il messaggio che passa da una certa parte politica è che tutto è lecito, che tutto va compreso perché risultato di una deprivazione socioeconomica, presto ci ritroveremo ad una pericolosa escalation di questi fenomeni di criminalità. Sono sì necessarie risposte chiare e rapide da parte della giustizia, ma  soprattutto sono necessarie delle prese di posizione ancora più nette dalla politica e le istituzioni democratiche e civili. Fratelli d’Italia non si farà intimidire e ad ogni livello continuerà ad essere al fianco dei cittadini minacciati da un ristretto numero di violent”, conclude Urzì.

     

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