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Società

Vescovo alla Messa del Crisma a Bressanone: clero e fedeli camminano assieme

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Oggi alle 20.30 a Bolzano nella parrocchia di San Pio X il vescovo celebra la Messa in Cena Domini, che ricorda l’ultima cena di Gesù con i discepoli, l’istituzione dell’Eucaristia e la lavanda dei piedi quale simbolo del servizio agli altri. Domani, Venerdì santo, alle 15 nel Duomo di Bolzano il vescovo presiede la celebrazione della Passione.

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Nella Messa crismale celebrata con il clero diocesano oggi (14 aprile) a Bressanone, il vescovo Ivo Muser ha benedetto gli olii santi destinati alla celebrazione dei sacramenti in parrocchia.

I sacerdoti sono consapevoli delle difficoltà in cui operano oggi, “ma siamo qui a confermare il nostro sì a Cristo, a ripetergli che siamo disponibili, per quanto deboli e fragili, a rimboccarci le maniche e camminare assieme alla comunità”, ha ribadito il vescovo.

La Messa del crisma, celebrata da monsignor Ivo Muser con circa 120 sacerdoti e diaconi della Diocesi, è espressione del legame tra sacerdoti e presbiteri. Nella celebrazione sono stati benedetti gli olii santi che serviranno per amministrare i sacramenti (battesimo, cresima, unzione degli infermi, ordinazione sacerdotale) nelle parrocchie.

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Rivolto al clero, nella sua omelia il vescovo Muser ha ricordato i quattro atteggiamenti che secondo papa Francesco danno solidità alla persona del sacerdote: vicinanza a Dio, al vescovo, tra i presbiteri e al popolo.

La Messa crismale ci rimanda a concretizzare questa quadruplice vicinanza – ha detto il vescovo – che esprimiamo nel rinnovo della promessa di consacrazione e nella volontà di continuare questo cammino, vicini e assieme, come ci chiede il tema annuale della nostra diocesi“.

Citando san Paolo, il vescovo ha ricordato che “la Chiesa non è in primo luogo un’istituzione, un’organizzazione, ma è il popolo di Dio, il corpo di Cristo, il tempio dello Spirito Santo.

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Il rapporto personale con Gesù crocifisso e risorto dà forza e salva il ministero sacerdotale: dai rischi di annunciare noi stessi piuttosto che Gesù, di ridursi a essere burocrati del sacro, di essere disillusi e di procedere in solitaria, separati dal resto del presbiterio e forse anche dalle nostre stesse comunità”. 

Vescovi e sacerdoti, ha proseguito monsignor Muser, sono consapevoli della complessa realtà e delle difficoltà in cui operano oggi: “Ma siamo qui a confermare il nostro sì a Cristo, a ripetergli che siamo disponibili, per quanto deboli e fragili, a rimboccarci le maniche là dove la Chiesa ci chiede di operare”. 

L’invito del vescovo a clero e fedeli nel Giovedì santo: “Ascoltiamo Cristo, il Signore crocifisso e risorto, poniamolo al centro della nostra vita e di quella della comunità cristiana, anche nel cammino del Sinodo fortemente voluto da papa Francesco. Lasciamoci accendere dalla gioia di essere cristiani, da quel legame con Cristo di cui il crisma è un simbolo concreto.” 

Al termine della celebrazione gli olii sono stati ritirati dai sacerdoti e faranno il loro ingresso nelle singole parrocchie nella domenica di Pentecoste.

Oggi alle 20.30 a Bolzano nella parrocchia di San Pio X il vescovo celebra la Messa in Cena Domini, che ricorda l’ultima cena di Gesù con i discepoli, l’istituzione dell’Eucaristia e la lavanda dei piedi quale simbolo del servizio agli altri. Domani, Venerdì santo, alle 15 nel Duomo di Bolzano il vescovo presiede la celebrazione della Passione.

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