Alto Adige
Violenza di genere: si intensifica la rete sociale di protezione
A dicembre 2021 il Consiglio provinciale ha approvato la nuova legge provinciale “Interventi di sostegno, prevenzione, contrasto alla violenza di genere contro le donne e i loro figli” e ora sta avviando l’attuazione delle varie misure.
Tra queste è prevista la nomina di referenti in materia che, all’interno dei Comuni, hanno il compito di migliorare la collaborazione tra i servizi esistenti e fungere da punto di riferimento istituzionale per il proprio territorio di riferimento. Lunedì (14 marzo), oltre 50 referenti si sono incontrati per la prima volta con l’assessora provinciale alle politiche sociali Waltraud Deeg.
“Fare rete a tutti i livelli è di particolare importanza per un ambito così sensibile e complesso. È quindi nostra intenzione rafforzare ulteriormente lo scambio di informazioni per garantire alle vittime di violenza un aiuto rapido e diretto consentendo loro di usufruire, presso i servizi specializzati, di consulenza e sostegno. Se siamo attenti e ben collegati, ciascuno e ciascuna di noi può contribuire, come società, a far emergere la violenza e sostenere le vittime”, sottolinea l’assessora Deeg.
Durante l’incontro, la direttrice dell’Ufficio per la Tutela dei minori e l’inclusione sociale, Petra Frei, ha informato sugli obiettivi delle reti territoriali antiviolenza, sui compiti delle persone referenti in loco e sullo stato di attuazione delle misure.
Sono in fase di nomina i futuri membri del tavolo di coordinamento permanente che include le rappresentanti della rete provinciale dei servizi Casa delle donne, la figura della Garante per l’infanzia e l’adolescenza, la Commissione provinciale per le pari opportunità, il servizio Donna della Provincia, così come i referenti dei distretti sociali e la direttrice dell’Ufficio per la tutela dei minori e l’inclusione sociale.
Il tavolo di coordinamento é istituto presso la Ripartizione provinciale Politiche sociali e ha il compito di definire un piano provinciale triennale, monitorare l’applicazione della legge e rilevare le criticità e i bisogni espressi dalle reti territoriali.
“L’obiettivo comune è quello di consolidare e ampliare le misure esistenti e quindi di rafforzare ulteriormente la tutela, così come la prevenzione. Alcune importanti misure sono già attive, come, ad esempio, il progetto Erika per le aree di pronto soccorso degli ospedali. Un’iniziativa di cui la popolazione deve essere resa sempre più consapevole”, afferma l’assessora provinciale Deeg.
Di seguito i numeri verdi del servizio Casa della donna, disponibili 24 ore su 24: Centro antiviolenza e Casa Rifugio a Bolzano: 800 276 433. Centro antiviolenza e Casa Rifiugio a Merano: 800 014 008. Centro antiviolenza e Casa Rifiugio a Bressanone: 800 601 330
Reperibilità telefonica ad orari prestabiliti:
Alloggi protetti a Bolzano: 800 892 828 (dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 12.30 e dal lunedì al giovedì dalle 13.30 alle 17.00)
Centro antiviolenza ed alloggi protetti a Brunico: 800 310 303 (dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.00).
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