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Italia ed estero

Pericolo piena: il Garda “paga” lo sversamento delle acque dell’Adige

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Per scongiurare il pericolo di esondazione dovuto al maltempo dei giorni scorsi le acque dell’Adige sono state redirette nel lago di Garda attraverso la galleria-scolmatore di Torbole (Trento).

Una misura che dalla mezzanotte di martedì 29 ottobre fino alla chiusura avvenuta ieri sera (giovedì 1 novembre) ha permesso di scaricare nel più grande lago italiano 350 metri cubi al secondo di acqua dell’Adige.

Una salvezza per molte zone a serio rischio inondazione, da nord a sud, compresa Verona.

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A renderlo noto è la “Comunità del Garda“, con sede a Gardone (Brescia).

La galleria-scolmatore di Torbole (Trento), era stata utilizzata l’ultima volta 18 anni fa.

Una modalità di emergenza che oggi il Garda paga a caro prezzo, poiché sono stati migliaia i metri cubi di fanghiglia e detriti del fiume a finire nel bacino con il risultato di enormi chiazze marroni che oggi ricoprono le sue acque azzurre.

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“Di fronte al pericolo di allagare anche Verona e creare problemi di sicurezza a persone e cose, il Garda si è accollato il sacrificio di ‘ospitare’ per alcune ore le acque dell’Adige. Una misura eccezionale che confidiamo non comprometterà la qualità delle acque del lago”, spiega in una nota la Comunità del Garda.

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