Alto Adige
Concorsi Asl: “Fanno programmare le ferie estive e poi indicono i bandi”. Ancora proteste tra i candidati
Dopo le proteste arrivate alla nostra redazione in seguito allo scarso preavviso con il quale l’Azienda sanitaria dell’Alto Adige ha indetto il concorso per il quarto livello e per di più in un periodo durante il quale la maggior parte dei candidati e degli stessi dipendenti Asl risultano in ferie, anomalie organizzative emergono per un altro concorso, questa volta riservato al personale dipendente per un posto in “staff per l’assistenza territoriale“.
L’episodio risale al 5 maggio 2019 ed è segnalato dalla bolzanina Stefania Pulcini, dipendente presso il servizio riabilitativo extraospedaliero di via Fago.
“Nell’invio della domanda – afferma la dottoressa Pulcini – scrivevo di considerare il problema ferie nella predisposizione della data dei colloqui (essendo obbligatorio programmarle entro marzo). Ma il 15 maggio, come se nulla fosse, viene indicato da parte dell’Ente il giorno 31 maggio 2019.
Il 30 maggio poi, nel pomeriggio, l’Ente comunica che per improvviso impedimento viene posticipato il colloquio al 19 giugno 2019.
“Lo stesso giorno, proprio il 30 maggio, comunico che io sono in ferie in quel periodo e chiedo una possibile nuova data per il colloquio”, sottolinea la dottoressa. Ma la mancata risposta alla mail inviata lascia interdetti.
“Così l’11 giugno mi vedo costretta a mandare una PEC per cercare di avere una risposta, che arriva solo il 17 giugno (periodo in cui sono già partita per le ferie predisposte proprio su direttiva obbligatoria dell’Azienda sanitaria già dal mese di marzo). Una e-mail in cui mi si NEGA una nuova data possibile“, spiega Pulcini.
“Purtroppo ci dispiace comunicarLe che non è possibile concordare una nuova data. Nel posticipo del colloquio la commissione ha comunque rispettato i 15 giorni di preavviso come previsto dal Decreto del Presidente della Provincia n. 40 dell’11 ottobre 2002″, si legge nella nota dell’Azienda sanitaria altoatesina.
Preme sottolineare che parliamo di un bando, quello per il posto riservato allo staff per l’assistenza territoriale, indicato in precedenza come posto destinato all’inserimento nello staff per l’integrazione socio-sanitaria”.
L’annuncio è stato bandito dunque per la seconda volta, dopo che con delibera ne era stato cambiato il nome “e in effetti avevo già partecipato al concorso precedente – afferma Pulcini – in cui tutti candidati erano stati bocciati“.
Che il nome del bando fosse stato modificato lo testimonia la delibera del direttore generale n. 2018-A-000532 del 28 settembre 2018, tramite la quale è stata istituita presso la Direzione tecnico-assistenziale dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige la posizione organizzativa “Staff per l’integrazione sociosanitaria”.
Recita il testo della delibera: “Preso atto che in seguito all’avviso per il conferimento dell’incarico per la predetta posizione organizzativa non sono stati trovati candidate e candidati idonei e preso atto che risulta ragionevole cambiare la denominazione della predetta posizione organizzativa in ‘Staff per l’assistenza territoriale’;
preso atto che in seguito all’avviso per il conferimento dell’incarico per la predetta posizione organizzativa non sono stati trovati candidate e candidati idonei;
preso atto che risulta ragionevole cambiare la denominazione della predetta posizione organizzativa in “Staff per l’assistenza territoriale”;
presso atto che i compiti rimangono fondamentalmente gli stessi ma risulta ragionevole adattarli alla nuova denominazione;
si decide per i motivi indicati in premessa, di modificare la delibera del Direttore Generale n. 2018-A- 000532 del 28.09.2018, cambiando la denominazione della posizione organizzativa “Staff per l’integrazione socio-sanitaria” istituita presso la Direzione tecnico-assistenziale dell’Azienda Sanitaria dell’Alto in “Staff per l’assistenza territoriale”.
Curiosi anche i criteri di valutazione, secondo quanto segnalato dalla dottoressa Stefania Pulcini, tra i quali la richiesta di esprimersi chiaramente in entrambe le lingue italiana e tedesca.
“Ma dato che si trattava di una selezione che riguarda i dipendenti interni già con patentino di bilinguismo, il cui possesso non veniva in ogni caso richiesto nella domanda di accesso al bando, che cosa si valutava in questo caso? Forse la capacità comunicativa? Sarà una commissione esperta di valutazione neuro-cognitiva?“, ironizza la dottoressa.
Al di là alle curiosità in merito ai criteri di selezione dei candidati, resta il problema principale, ovvero quello dei bandi di concorso indetti con scarso preavviso e proprio nel periodo estivo in cui la maggior parte dei candidati sono in ferie, tra i quali molti dipendenti dell’Azienda sanitaria stessa, per di più obbligati dai loro capi servizio a prenotare le vacanze estive (previste nei mesi di giugno, luglio ed agosto) già a partire dalla primavera.
Ora, la situazione che si prefigura è che questi, compresa la dottoressa Pulcini, non potranno partecipare se non rinunciando alle meritate ferie e rimettendoci l’eventuale caparra o il costo del volo aereo per chi si sposta con tale mezzo, o la prenotazione di un traghetto con conseguente danno economico e morale.
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