Connect with us

Pubblicità - La Voce di Bolzano

Aletheia Spiritualità e Benessere

Nel 2020 torniamo a usare carta e penna: fa bene alla mente

Pubblicato

-

Condividi questo articolo




Pubblicità

Computer e tastiere hanno ormai preso il sopravvento su diari, fogli bianchi e penne. Ma è davvero un bene?

Scrivere a computer è veloce ed immediato, ma tende ad interrompere tutta quella serie di meccanismi che vanno a creare la “cura della scrittura”. Tramite PC è più difficile riuscire a raccogliere ed analizzare le proprie emozioni, mentre quando ci si trova davanti ad una pagina vuota con una penna in mano, la mente umana riesce a districarsi con più facilità in quell’intricato nodo di emozioni e pensieri che frullano dentro la testa di ognuno di noi.

L’ideale, sarebbe riuscire a ritagliarci 10-15 minuti al giorno per raccogliere le nostre idee e scriverle a mano: i benefici ricavati sarebbero immediati. 

Pubblicità - La Voce di Bolzano

Pubblicità - La Voce di Bolzano

Meno stress, meno pressione e più leggerezza. Anche un disegno a margine di appunti o quaderni può rivelarsi utile per rilassare la mente tra una lezione e l’altra o durante qualche meeting.

Secondo numerosi studi, anche l’area dell’apprendimento ricaverebbe numerosi benefici dalla scrittura a mano: colori, schemi e parole chiave scritte di proprio pugno hanno un altro valore rispetto allo schiacciare i tasti della propria tastiera: quell’organizzazione, quei colori e quelle frasi vengono spesso scritte di getto, così come le pensiamo, aiutandoci poi a memorizzarle al meglio quando le rileggiamo o quando ci mettiamo a studiare quel preciso argomento.

Insomma, anche se a computer tutto sembra più facile e veloce, il background di emozioni umane sembra perdersi nei contorni di una pagina immaginaria, mentre la lenta scrittura a mano ci mantiene fissi nel mondo reale, stimolando la nostra creatività e portandoci a fronteggiare più concretamente ogni nostro pensiero sia positivo che negativo. 

Pubblicità - La Voce di BolzanoPubblicità - La Voce di Bolzano

Questo 2020 può rivelarsi una sorpresa: in fin dei conti, mentre i file di un computer possono essere sempre recuperati, lo stesso non si può dire di un quaderno o di un diario. Se proprio vogliamo mantenere privato quello che riportiamo su carta, lo possiamo sempre distruggere bruciandolo o facendo a pezzi le pagine.

L’importante, infatti, non è rileggere e rimuginare su quanto scritto, ma su quello che stavamo provando mentre lo stavamo scrivendo, in compagnia del nostro solo inconscio.

Pubblicità
Pubblicità

NEWSLETTER

Archivi

Categorie

più letti