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Roma minaccia, Kompatscher non molla: “Legge in vigore anche se impugnata. Andiamo avanti”

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Riguardo alla possibile, annunciata impugnazione delle legge provinciale sulla fase 2 da parte del ministro per gli Affari regionali e le autonomie Francesco Boccia, il quale fa riferimento alla regolamentazione dell’Inail per la ripresa in sicurezza delle attività commerciali che l’Alto Adige avrebbe dovuto attendere prima delle disposizioni dell’attuale legge locale, il presidente Kompatscher non fa un passo indietro.

Secondo Boccia, la provincia di Bolzano avrebbe dovuto aspettare le direttive nazionali in materia di sicurezza sul lavoro per rendere possibile la ripresa delle attività produttive a livello locale.

Resta da chiedersi: le imprese altoatesine in questa fase transitoria sono assicurate e quali conseguenze avrebbe l’eventuale mancanza di assicurazione da parte dell’Inail? E ancora, l’eventuale impugnazione influisce sulla validità della permanenza in vigore della legge?



Per rispondere a queste domande Kompatscher premette che una legge provinciale, nella gerarchia delle fonti giuridiche dell’ordinamento italiano ha lo stesso rango di una legge statale con valenza limitata al territorio di riferimento, ossia in questo caso la provincia autonoma di Bolzano.

Negli ambiti in cui la Provincia abbia competenza legislativa primaria questa legge deve rispettare solamente la Costituzione, gli accordi internazionali e i principi delle riforme economico-sociali. Nei casi in cui la Provincia abbia invece solo competenza concorrente si devono rispettare anche i principali indirizzi delle leggi statali.

“Perciò questa legge rispetta questi limiti perché con essa regoliamo ambiti che riguardano sia le nostre competenze primarie che le competenze legislative concorrenti dello Stato – afferma Kompatscher – .

Ci sono nel testo tanti riferimenti alla legislazione nazionale vigente e soprattutto ci sono tutti i riferimenti ai protocolli di sicurezza che sono stati siglati a livello nazionale tra le parti sociali e quelli siglati a livello territoriale, oltre ai futuri protocolli e alle linee guida che verranno successivamente elaborate.

Per quanto riguarda il tema di una eventuale impugnazione, il principio che facciamo valere è quello che la legge provinciale, anche in caso di impugnazione, rimane in vigore. Essa deve essere osservata a livello territoriale locale e fatta osservare. Noi speriamo non sia così, ma in caso affermativo la difenderemo.

Chi svolge una determinata attività in forza di quella legge lo fa sotto la tutela della legge provinciale stessa, anche se impugnata. Questo è successo spesso anche in passato: di tanto in tanto succede infatti che le leggi provinciali vengano impugnate, ma non sempre un annuncio di questo tipo da parte del governo si concretizza.

Non sempre si arriva poi a una trattazione del caso davanti alla Corte costituzionale e non sempre tale trattazione si conclude perchè prima si trovano degli accordi e delle soluzioni alternative.

Per quanto riguarda invece l’assicurazione sul posto di lavoro, lo stesso contratto di lavoro prevede la copertura del lavoratore anche in situazioni ordinarie, che prevedono l’applicazione delle misure già previste dalla legge in materia di sicurezza sul lavoro.

Noi siamo convinti che questa sia una base giuridica solida, la difenderemo e siamo anche convinti che eventuali protocolli ancora mancanti non aggiungeranno nulla allo standard di sicurezza da noi adottato, già più severo di quello adottato a livello nazionale”.

Tutto chiaro dunque. Il governatore non mollerà la presa tenendo fede alle promesse fatte agli altoatesini. Rimane il tuttavia dubbio legato alla prerogativa della Corte costituzionale di impugnare d’ufficio una legge e di sospenderne gli effetti nel breve periodo nel caso eccezionale in cui essa risulti “di pregiudizio all’interesse pubblico o all’ordinamento giuridico della Repubblica, ovvero comporti il rischio di un pregiudizio grave ed irreparabile per i diritti dei cittadini”, così come menzionato in altra letteratura giuridica (Roma impugna, Crisafulli: “Altro che tempi biblici. Possibile sospensione d’ufficio per la legge provinciale”).

Quanto sia ora di priorità del governo arrivare ad uno scontro istituzionale senza ritorno (e senza precedenti) lo vedremo nelle prossime ore.

(e.c.)

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