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Spettacolo

“La vita davanti a sé in Jazz”: Silvio Orlando e Paolo Fresu protagonisti allo Stabile

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Esperimento riuscito, quello avvenuto ieri (mercoledì 16 giugno) all’Arena TSB sui Prati del Talvera nell’ambito di FUORI!, la stagione estiva dello Stabile di Bolzano: Silvio Orlando e Paolo Fresu hanno condotto il pubblico tra le pagine del romanzo “La vita davanti a sé” di Romain Gary.

Un incontro unico tra due sensibilità affini, un connubio tra linguaggi poetici differenti che si sono uniti davanti al pubblico dell’arena del Talvera, ancora una volta sold out.  “La vita davanti a sé in jazz è un progetto inedito e pensato esclusivamente per la serata bolzanina che ha fatto duettare per la prima volta Silvio Orlando e Paolo Fresu nel nome di un romanzo cui sono molto legati, “La vita davanti a sé” di Gary.

Pubblicato nel 1975 e adattato per il cinema nel 1977, il romanzo narra la storia di Momò, bimbo arabo di dieci anni che vive nel quartiere multietnico di Belleville. Commovente e ancora attualissimo, racconta di vite sgangherate che vanno alla rovescia, ma anche di un’improbabile storia d’amore toccata dalla grazia. “La vita davanti a sé” ha toccato profondamente le sensibilità di Orlando, tanto da dedicargli l’omonimo spettacolo, ma anche quella di Fresu che ha accettato con entusiasmo di duettare con lui in questa serata eccezionale.

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«Quando il direttore del Teatro Stabile di Bolzano Walter Zambaldi mi ha proposto di musicare ‘La vita davanti a sé’ interpretato da Silvio Orlando ho accettato immediatamente. Non solo perché grazie allo spettacolo ‘Tempo di Chet’ si è creato uno stretto legame artistico con il Teatro Stabile di Bolzano, non solo perché stimo enormemente Silvio Orlando, ma perché il romanzo dello scrittore franco-lituano è stato compagno di letture in questi ultimi due anni. Se è vero che le coincidenze esistono, quell’invito ne è la prova. Come dire di no?”.

Quando si ama enormemente un libro» prosegue Fresu «si ha anche voglia di trasformarlo, di dare un contributo personale. La musica, sia al teatro come al cinema, porta la storia e i personaggi in un luogo diverso. Entrare in punta di piedi su un testo che si conosce molto bene è una sfida estremamente interessante».

Nei prossimi mesi il jazzista rinsalderà il legame con Bolzano e il suo Stabile grazie alla nuova produzione “Tango Macondo” che lo vedrà protagonista di uno spettacolo scritto e diretto da Giorgio Gallione. Al suo fianco Daniele di Bonaventura, Pierpaolo Vacca, Ugo Dighero e Rosanna Naddeo. Questa congiuntura musical-artistica nata a Bolzano attorno al romanzo di Gary ha entusiasmato anche Orlando.

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«Amo profondamente la poetica di Fresu. Non avevamo mai avuto l’occasione di incontrarci in scena sino ad ora». Con questo evento straordinario lo Stabile bolzanino si conferma crocevia tra personalità artistiche differenti, vocate al confronto, allo scambio e al dialogo «Raramente mi è capitata una cosa del genere» continua Orlando. «Solitamente porto in scena questo spettacolo accompagnato da quattro musicisti; noi attori tendiamo a provare a lungo prima della messa in scena. Questa sera assieme a Paolo invece abbiamo seguito l’ispirazione del momento».

«E’ stata una serata veramente speciale» commenta Orlando «l’occasione perfetta per celebrare i 10 anni della compagnia “Il Cardellino” che ho fondato dieci anni fa assieme a Maria Laura Rondanini, un’avventura che continua ogni giorno a tenere accesa la nostra passione per il teatro». La tournée teatrale dello spettacolo “La vita davanti a sé” la produzione Cardellino srl che vede Orlando accompagnato da un quartetto di musicisti diretti da Simone Campa, prosegue nella stagione nella stagione 2021/22.

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