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Grandi infrastrutture in città, Lista Civica per Bolzano: “Project Bond e Bond territoriali per finanziare le opere”

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Un’architettura di finanza pubblica moderna attraverso l’emissione di Project Bond e Bond Territoriali, che coinvolga anche le risorse dei privati, compresi i residenti, può consentire al Capoluogo altoatesino di reperire i capitali necessari per realizzare le grandi infrastrutture viarie, attese da almeno 30 anni.

Lo sostiene la Lista Civica per Bolzano in un documento elaborato da Dipartimento economia della Lista Civica, che adesso verrà tradotto in un apposito documento voto in Consiglio comunale durante il dibattito sul PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile).  

La città di Bolzano, nella sua funzione di capoluogo dell’Alto Adige, fulcro di un’Area Urbana Funzionale di almeno 200.000 abitanti – afferma Roberto Zanin, presidente della Lista Civica per Bolzano e consigliere comunale – necessita di opere infrastrutturali proposte, discusse e mai attuate negli ultimi 30 anni.



Crediamo che, insieme al PUMS, occorra costruire un documento tecnico sul finanziamento delle opere che spinga la Provincia a stanziare delle risorse certe in una logica decennale,  nel contesto, però, di un nuovo modello finanziario che tenga conto di soluzioni mai praticate in Alto Adige, ma realizzate invece nel vicino Trentino e in diversi contesti metropolitani italiani”. 

L’Agenda Bolzano – sottolinea la Lista Civica – elenca le opere e i relativi costi stimati, comprese quelle previste dal PUMS, e suddivide i costi tra i firmatari del protocollo, ovvero Comune di Bolzano e Provincia Autonoma, ma non individua un piano o almeno un percorso finanziario a sostegno della realizzazione delle opere stesse.

Tenendo conto dell’ultima versione del PUMS, il fabbisogno finanziario per la realizzazione delle opere previste supera i 400 milioni di euro, di cui, al momento, si ha contezza solo di 5 milioni di euro destinati dalla Provincia alla progettazione della galleria di Monte Tondo. 

Per l’attivazione degli investimenti gli enti locali possono utilizzare le entrate, l’avanzo di parte corrente del bilancio costituito da eccedenze di entrate, l’ avanzo di amministrazione, mutui passivi, ma anche altre forme di ricorso al mercato finanziario consentite dalla legge. La principale fonte di finanziamento per il Comune di Bolzano è il bilancio provinciale.

Appare evidente che la disponibilità finanziaria della Provincia, peraltro progressivamente ridotta dall’esplosione della spesa corrente, è stata destinata negli ultimi anni ad investimenti infrastrutturali in tutti i comprensori dell’Alto Adige, ad eccezione del territorio del capoluogo, evidenzia la Lista Civica per Bolzano.

Il modello a cui fa riferimento la Lista Civica è quello dei “bond trentini”, legati al territorio, finalizzati alla risoluzione di problemi al miglioramento della qualità della vita dei cittadini attraverso la realizzazione di opere infrastrutturali. 

Proponiamo che il Comune di Bolzano – chiosa Zanin – si faccia promotore di un’azione sinergica con la Provincia, le società partecipate e controllate, come Autostrada del Brennero Spa, con gli investitori istituzionali internazionali, come la Banca Europea Investimenti, nazionali e territoriali per reperire anche sul mercato privato i capitali necessari alla realizzazione delle grandi opere, utilizzando i benefici del rating della Provincia, dell’attrattività di investimenti finalizzati alla riduzione dell’inquinamento e al miglioramento del BES – Benessere Equo e Sostenibile”. 

Uno strumento di finanziamento utile può essere il Project Bond, obbligazione emessa per finanziare infrastrutture e opere di pubblica utilità ben individuate e progettate. Un’altra possibilità è l’emissione di Bond territoriali, nel nostro caso vincolati alla concretizzazione del PUMS, quindi con valenza anche ambientale, oltre che in termini di mobilità, ma non legati a priori ad un’opera ben precisa, semmai emessi a sostegno di un piano di lungo periodo, quale è il PUMS. Una soluzione non esclude l’altra.

I Project Bond e i Bond territoriali incontrerebbero – secondo gli esperti del Dipartimento Economia della Lista Civica – i requisiti degli investitori istituzionali, come, ad esempio, le banche, i fondi pensione, le compagnie di assicurazione, i fondi di investimento, che hanno bisogno di attività di lungo termine per fronteggiare i loro impegni. I Bond territoriali, inoltre, potrebbero essere attrattivi anche per i residenti.

L’idea di fondo – argomenta Gianni Rossato, coordinatore del Dipartimento Economia della Lista Civica per Bolzano – è utilizzare i risparmi degli abitanti del territorio per finanziare opere promuovendo bond territoriali, coinvolgendo imprese e cittadini al finanziamento di infrastrutture strategiche di valenza provinciale o quanto meno riferite all’Area Urbana Funzionale di Bolzano.

Il tutto avverrebbe senza promettere rendimenti eccellenti, semmai facendo leva sull’appartenenza territoriale e su un sistema di rete tra enti pubblici e investitori privati che sviluppi percorsi condivisi perché crede, nel suo insieme, in un progetto e nella sua utilità”.

Dal punto di vista della Pubblica Amministrazione, il vantaggio di tali strumenti risiede soprattutto nel fatto che gli stessi sono emessi da privati e altri enti ben definiti, ma riguardano progetti infrastrutturali a matrice pubblicistica. E’ il meccanismo scelto dalla Provincia Autonoma di Trento, che a tale scopo utilizza una società di sistema ormai rodata, Cassa del Trentino, e altre società di sistema legate al tessuto economico, come Trentino Sviluppo. 

Obiettivo immediato è sostenere la creazione di un tavolo di lavoro operativo per l’analisi e la considerazione degli strumenti più idonei a finanziare, in parte o in toto, lo sviluppo delle infrastrutture della città di Bolzano.

Tavolo da creare subito – conclude Zanin – in un momento in cui i tassi sono particolarmente favorevoli. Temiamo che questa consiliatura sia persa, tra progetti ideali, cambi di rotta, confusione tra le priorità e disordine formale. Dobbiamo lavorare per la prossima consiliatura, affinché si pongano le condizioni per valutare con serenità, ma con fermezza, le strade che si possono percorrere”.

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