Merano
Merano: molto rumore nel tunnel, assordante silenzio in giunta
La costruzione del garage interrato dovrebbe avere inizio durante l’imminente estate. Residenti e imprenditori del turismo che risiedono e operano su monte Benedetto già ora si lamentano dell’eccessivo rumore, delle vibrazioni continue e di notti insonni. Ma si lamentano anche del silenzio della giunta che non risponde alle loro domande. I Verdi cittadini chiedono che venga convocata un’assemblea pubblica.
Il sindaco Dario Dal Medico e i tre partiti che lo sostengono hanno fatto della partecipazione dei cittadini un tema importante della loro campagna elettorale. Ma da quando Merano è governata da questa giunta di centrodestra, non paiono esserci state molte occasioni per passare dalle parole ai fatti, a parte l’orario di udienza settimanale del sindaco.
Alcuni esempi possono aiutare. Nel mese di marzo la commissione edilizia, presieduta dal sindaco, ha discusso di un’ipotesi di ascensore panoramico che porterebbe direttamente alle passeggiate Tappeiner. Da allora nessuna notizia sul fatto se la giunta appoggi o meno questo progetto.
E ancora: soltanto nell’immediatezza di un consiglio comunale, i meranesi hanno potuto apprendere di ciò che si stava immaginando per Merano 2000: nuovi impianti e una piattaforma panoramica per un contributo comunale di un paio di milioni di euro. Troppo tardi per poterne discutere pubblicamente. E infine il silenzio della giunta sugli imminenti lavori per la realizzazione del garage in caverna si aggiunge agli episodi appena citati e fa immaginare stile e approccio del governo cittadino sul tema dell’informazione e della partecipazione popolare alle grandi opere che interessano la città. In una parola: silenzio.
“Chiediamo ai partiti di governo di indire sul tema del garage in caverna un incontro pubblico, aperto a tutta la cittadinanza, e di farlo prima che abbiano inizio i lavori.” Affermano i due consiglieri comunali Verdi, Madeleine Rohrer e Johannes Ortner. I residenti, i commercianti e gli operatori turistici devono poter essere informati tempestivamente e in modo esauriente sull’organizzazione dei lavori e sulla durata del cantiere.
Le eventuali soluzioni devono essere trovate insieme a loro, in modo che il lavoro possa essere svolto nel modo più attento possibile. “Il diritto a una notte di sonno e alla salute dei residenti deve essere garantito, soprattutto a fronte dell’impatto di un cantiere di queste dimensioni.” Ribadiscono Rohrer e Ortner.
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