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Pianificazione territoriale, tutela del paesaggio e conservazione dei siti storici

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Dare forma al futuro“. Con questo titolo orientato al presente, ma soprattutto al futuro, l’assessora provinciale Maria Hochgruber Kuenzer ha tenuto oggi (3 luglio) a Palazzo Rottenbuch a Bolzano un incontro con i rappresentanti dei media, per tracciare un bilancio dell’attività svolta negli ultimi cinque anni di mandato politico nei settori dello sviluppo del territorio, del paesaggio e la tutela dei beni culturali.

L’assessora Kuenzer ha evidenziato, in primis, la sua gioia per avere assunto questa delega. “Forse proprio perché questi ambiti di competenza sono stati caratterizzati da numerose sfide nel corso dell’attuale legislatura“, ha evidenziato Hochgruber Kuenzer.

“La pianificazione del territorio è la nostra strategia per la sostenibilità, il paesaggio è vitale per la sopravvivenza e la conservazione e la tutela dei monumenti rappresentano la costruzione della nostra identità“, ha riassunto l’assessora competente. “Queste tre aree possono sviluppare importanti sinergie quando si tratta di plasmare il futuro del nostro territorio”, ha affermato Hochgruber Kuenzer. “Negli ultimi cinque anni è stato possibile davvero fissare importanti obiettivi in questo settore”.

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Focus sullo sviluppo delle comunità

Numerosi comuni altoatesini sono già coinvolti nella preparazione del Programma di sviluppo comunale per il territorio e il paesaggio (GEP). Un nuovo strumento di pianificazione introdotto con la legge provinciale “Territorio e Paesaggio”, che contiene i piani e gli obiettivi di sviluppo della comunità per il prossimo decennio. “È un’opportunità unica per implementare i processi partecipativi delle comunità e anche la sostenibilità, partendo proprio dalle comunità locali“, ha spiegato Hochgruber Kuenzer.

La novità deriva soprattutto dal processo di elaborazione del programma di sviluppo comunale, che coinvolge esperti, ma anche gruppi di lavoro, frutto della partecipazione attiva della popolazione. I pilastri di questo programma sono rappresentati dalla definizione dell’area insediata, l’indagine sugli spazi liberi e le possibili nuove destinazioni d’uso, mobilità e accessibilità, lo sviluppo del turismo, ma anche le strutture per il tempo libero, la cultura e lo sport, oltre alla progettazione di spazi aperti e zone ricreative locali.

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Insieme nascono le idee migliori: per questo motivo vi invitiamo a partecipare alla riflessione, alla discussione e alla definizione di questo programma“, ha rimarcato l’assessora provinciale. “Il programma consente a tutti i 116 comuni altoatesini di tracciare nuove strade, coinvolgendo la popolazione locale sullo sviluppo che vorranno darsi e a prendere importanti decisioni strategiche per il medio e lungo periodo”.

Lavoro nei Comuni in pieno svolgimento

L’obiettivo è sostenere i Comuni in questo importante processo di cambiamento. Finora sono stati formati 41 gruppi comunali per la preparazione del GEP. Hanno lavorato insieme sei volte con due Comuni, 16 volte con tre Comuni, 11 volte con quattro Comuni e una volta con cinque comuni. Sono 40 le comunità locali che hanno fatto richiesta di finanziamento, 57 Comuni hanno firmato l’accordo di cooperazione , mentre 65 di essi hanno richiesto un maggiore approfondimento, definito “grado di studio”.

Sette Comuni stanno lavorando solo sul GEP, tra cui le amministrazioni pilota di Racines, Tubre e Chiusa, oltre ai comuni di Brunico, S. Lorenzo, Renon e Merano. Undici gruppi di comunità hanno scelto di adottare un’analisi approfondita del paesaggio, per un totale di 33 comunità. 15 gruppi di comunità hanno scelto il tema della mobilità, per un totale di 44 comuni.

Complessivamente sono 98 i Comuni che hanno concordato di cooperare nel programma di sviluppo comunale e nelle aree tematiche comuni. Escludendo Racines e Chiusa, le discussioni sulla cooperazione intercomunale e sulle aree tematiche comuni, invece, devono ancora essere affrontate in 16 Comuni (Scena, Tirolo, Marebbe, San Martino in Badia, La Valle, Lauregno, Proves, S. Pancrazio, Ultimo, Lasa, Prato allo Stelvio, Stelvio, Lagundo, Marlengo, Cermes e Merano).

La partecipazione dei cittadini come elemento centrale

Il programma di sviluppo delle comunità è attualmente il programma di sostenibilità più concreto a livello provinciale“, afferma convinta l’assessora provinciale Hochgruber Kuenzer. Le giovani generazioni sono particolarmente interessate al processo di partecipazione pubblica che accompagna questo programma. Chi vuole contribuire a dare forma a questo importante strumento e partecipare ai vari gruppi di lavoro può contattare i propri Comuni o trovare tutte le informazioni necessarie sulla pagina web provincialehttps://gemeindeentwicklungsprogramm.it/it

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