A22 nel caos a Pentecoste: silenzi e scaricabarile, Ploner attacca la Giunta

Il sabato di Pentecoste ha trasformato l’autostrada del Brennero in un inferno d’asfalto, con code chilometriche, cinque ore di attesa al confine e traffico impazzito sulle strade alternative. Quello che il consigliere del Team K, Franz Ploner, definisce “terrore psicologico da transito”, si è trascinato fino all’aula del Consiglio provinciale nella seduta di luglio, dove è andato in scena un duro scontro tra opposizione e Giunta.

Ploner ha incalzato l’assessore alla mobilità, Daniel Alfreider, con una serie di domande precise: esistono contatti costanti tra Asfinag e A22 per la gestione delle chiusure? La Giunta era stata informata per tempo della chiusura della seconda corsia nel tunnel di confine? E quante chiusure si sono verificate negli ultimi diciotto mesi? Interrogativi che non hanno però trovato una risposta immediata in aula.

“Le mie domande sarebbero troppo specifiche per una risposta immediata”, ha dichiarato Alfreider, promettendo una replica scritta nei prossimi giorni. Una giustificazione che ha fatto infuriare Ploner, il quale ha replicato con amarezza: “Ascoltare i cittadini, per me, è tutt’altro”.

L’esponente del Team K non ha risparmiato critiche alla gestione dell’intera situazione. “La situazione è nota. Il fine settimana di Pentecoste è, insieme a Ferragosto, uno dei periodi con in cui il traffico è più intenso. Ma alla fine nessuno vuole essere responsabile del disastro”, ha affermato senza mezzi termini. Ha poi elencato le conseguenze di quella che considera una gestione fallimentare: ingorghi infiniti al Brennero, caos diffuso sulle vie alternative, misure di sicurezza ignorate, e un impatto pesantissimo sui comuni lungo l’asse del Brennero, travolti da traffico, rumore ed emissioni.

“La politica deve finalmente assumersi le proprie responsabilità davanti alla popolazione e chiarire chi e perché ha fallito”, ha incalzato Ploner, ribadendo l’impegno del suo gruppo: “Noi, come Team K, non intendiamo certo arrenderci su questa problematica, ma continueremo a mettere il dito nella piaga”.

Una promessa che suona come una dichiarazione di battaglia politica, mentre sulla A22 – e nei palazzi della Provincia – il traffico resta congestionato.