Bolzano
Agricoltori in protesta a Bolzano per la sopravvivenza delle aziende

La giornata di oggi, 17 febbraio, ha visto le strade dell’Alto Adige teatro di una massiccia protesta degli agricoltori. Circa 120 trattori hanno marciato su Bolzano, convergendo da Bressanone, Caldaro e Merano, con un significativo contributo di 20 mezzi provenienti anche dal Trentino, tra cui uno partito alle prime luci dell’alba da Avio.
L’iniziativa, originariamente stimolata dal consigliere provinciale Juergen Wirth Anderlan, e dal gruppo “Zukunft Landwirtschaft”, ha visto unirsi alla manifestazione anche figure di spicco come l’Unione degli agricoltori Suedtiroler Bauernbund e l’assessore all’agricoltura Luis Walcher. I circa 500 agricoltori si sono radunati in piazza Magnago, dove è in corso una serie di interventi da parte dei relatori, previsti per l’intero pomeriggio.
Luis Walcher ha espresso la difficile situazione in cui si trovano gli agricoltori, evidenziando l’impossibilità di sopravvivere con l’attuale condizione economica che, in altri paesi, ha portato alla chiusura di molte aziende e all’abbandono dei campi. Sebbene l’Alto Adige non sia ancora in questa situazione critica, la protesta vuole essere un segnale di solidarietà e di richiamo all’attenzione pubblica sulla condizione dei contadini.
Daniel Gasser, neo presidente dell’Unione degli agricoltori Suedtiroler Bauernbund, ha sottolineato la necessità di trovare un equilibrio sui costi di produzione che permetta agli agricoltori di ottenere maggiori guadagni e invita i consumatori locali a supportare l’agricoltura acquistando i prodotti altoatesini.
Dal canto suo, Juergen Wirth Anderlan si è presentato alla manifestazione in un duplice ruolo, di padre e nonno, lontano dalla politica, per difendere il futuro delle piccole aziende agricole, evidenziando come ogni anno nella sola Caldaro chiudano tre aziende. Ha inoltre messo in luce i problemi legati alla burocrazia e ai danni causati da lupi e orsi, enfatizzando la necessità di rendere l’agricoltura nuovamente sostenibile. L’appello non è solo rivolto all’Alto Adige, ma principalmente all’Unione Europea, con la speranza che la popolazione continui a supportare gli agricoltori locali.
I trattori, dopo aver raggiunto Bolzano, sono stati indirizzati nella zona ai Piani, ad eccezione di una ventina che sono rimasti esposti di fronte a Palazzo Widmann.
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