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Bolzano

Approvato il patto per l’assistenza con i pediatri di libera scelta

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La sentenza della Corte di Cassazione del 2014 sancisce che nei rapporti contrattuali tra i medici di medicina generale e la Provincia deve essere applicato il contratto collettivo nazionale e lo stesso principio è quindi valido anche per quanto riguarda i pediatri di libera scelta. “Sulla base di quanto già verificatosi con il contratto integrativo provinciale dei medici di famiglia – afferma l’assessora alla salute, Martha Stocker – anche per quanto riguarda i pediatri di libera scelta le trattative si svolgeranno nel quadro di un apposito patto nell’ambito del quale vengono preventivamente fissati i contenuti oggetto della contrattazione”.

Proprio questi contenuti sono stati definiti dalla delibera approvata oggi (27 novembre) dalla Giunta provinciale, e riguardano il rafforzamento della collaborazione tra medici pediatri convenzionati nell’ambito delle Aggregazioni funzionali territoriali (AFT); un’assistenza territoriale più appropriata in particolare per quanto riguarda le patologie croniche, la presa in carico precoce tramite pediatri di libera scelta dei neonati, l’integrazione ospedale-territorio, la prevenzione del maltrattamento e della violenza, l’individuazione precoce del disagio sociale e dei disturbi del neuro-sviluppo, la promozione dell’adesione a programmi vaccinali.

Ad esse si aggiungono inoltre lo svolgimento di prestazioni aggiuntive rispetto al contratto nazionale di categoria  già previste nell’ambito del contratto provinciale come, ad esempio, reperibilità telefonica, registrazione dell’esenzione ticket per motivi di reddito, emissione di determinati certificati medici.

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Il patto prevede un il sostegno ai medici pediatri che hanno un numero elevato di bambini ed in particolare di piccoli pazienti con specifiche esigenze assistenziali (ad esempio disabili) e contributi economici per l’affitto degli ambulatori, così come già previsto per i medici di medicina generale.

I costi previsti per l’applicazione delle misure previste dal patto per la qualità ammontano a circa 2 milioni di euro, dei quali 1,2 milioni sono già previsti per l’attuazione del contratto provinciale ancora valido.

Il reale importo aggiuntivo ammonta quindi a circa 800.000 euro.

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