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Alto Adige

Arnie e apiari didattici, nuove direttive per la realizzazione in Alto Adige

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La Giunta provinciale su proposta dell’assessora Maria Hochgruber Kuenzer, con il parere favorevole del Consiglio dei Comuni, nella seduta di ieri (9 marzo) ha approvato le direttive per la realizzazione di apiari e apiari didattici.

Un passo importante per i 3.441 apicoltori e apicoltrici altoatesini che svolgono questa attività con passione e dedizione e che noi sosteniamo con questa misura“, fa presente l’assessora Hochgruber Kuenzer sottolineando come il settore sia stato messo a dura prova negli ultimi anni a livello nazionale ed europeo.

In Alto Adige, comunque, si registra un incremento del numero di apicoltori del 5% ogni anno. Si tratta anche di un provvedimento che va a tutelare l’ambiente e le api, specie a rischio. Come ha ricordato l’assessora, la Commissione europea ha stimato che le api, con la loro attività di impollinazione, forniscono servizi ecosistemici pari a 22 miliardi di euro in Europa.

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Indicazione da piani paesaggistici

La realizzazione di apiari e apiari didattici è ammessa dalla legge territorio e paesaggio. I piani paesaggistici specificano dove possono essere realizzati gli apiari nei rispettivi Comuni. All’interno di zone soggette a particolare tutela, quali ad esempio parchi naturali, zone di rispetto paesaggistico, vigono le disposizioni speciali dei vincoli paesaggistici sull’attività edificatoria ammissibile. Restano ferme le previsioni statali relative agli obblighi di iscrizione delle unità immobiliari nel catasto dei fabbricati.

Permesso di costruire e autorizzazione paesaggistica

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La realizzazione di apiari o apiari didattici, ovvero apiari stanziali, costituisce un intervento di nuova costruzione soggetto a permesso di costruire da parte dell’autorità competente. Non sono soggetti, né a permesso di costruire né ad autorizzazione paesaggistica gli apiari nomadi che vengono collocati in un sito soltanto temporaneamente e spostati una o più volte nel corso dell’anno. Alla domanda per il rilascio del permesso di costruire deve essere allegato il parere positivo dell’Associazione Apicoltori Sudtirolesi.

Requisiti

La persona richiedente, se non è proprietaria la superficie dove intende realizzare l’apiario, deve dimostrare di avere la disponibilità della stessa per almeno 10 anni. Inoltre, al momento della presentazione della domanda per il rilascio del permesso di costruire, oltre a dimostrare di avere la qualifica professionale, deve possedere e allevare almeno 10 alveari, denunciati regolarmente presso il Servizio veterinario interaziendale dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige. Gli apiari o gli apiari didattici non possono essere utilizzati per altri scopi. Una volta terminata l’attività apistica, le costruzioni devono essere demolite.

Caratteristiche strutturali

Apiari stanziali, composti dall’insieme di una o più arnie, sono costituiti da una struttura fissa all’interno della quale si svolge l’apicoltura. L’apiario deve essere realizzato in legno, ad eccezione della base di appoggio, e non può avere una superficie lorda superiore a 20 m² e un’altezza superiore a 2,50 m.

Le arnie devono essere collocate all’interno dell’apiario. Se a causa del grande numero di arnie non vi fosse spazio a sufficienza, è possibile collocarne alcune anche all’esterno dell’apiario. Gli apiari didattici servono a scopi dimostrativi e formativi nonché per l’apicoltura e possono essere realizzati da associazioni di apicoltori (associazioni o distretti di apicoltori) costituite da almeno 20 apicoltori.

Gli apiari didattici devono avere una superficie lorda non superiore a 50 m², altezza non superiore a 3,50 m, servizi igienici di almeno 3 m², area separata all’interno dell’edificio per almeno 10 alveari. Gli apiari nomadi sono collocati solo temporaneamente in un sito e possono essere costituiti da diverse arnie montate su una piattaforma, ovvero su un rimorchio omologato per la circolazione su strada. È inoltre consentita una copertura di protezione dalla pioggia.

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