Val Venosta
Bacini montani: sopralluogo di Schuler in Val Venosta
Recentemente, l’assessore provinciale alla Protezione civile Arnold Schuler, insieme al direttore dell’Agenzia per la Protezione civile, Klaus Unterweger, Fabio De Polo, direttore dell’Area funzionale bacini montani, insieme a tecnici e rappresentanti comunali, hanno effettuato un sopralluogo ai cantieri presso la valanga riversatasi a Kappl, a Vallelunga, la diga presso cima Klopair, a Resia, e al Rio Cerin (Zirmbach), nel Comune di Prato allo Stelvio.
Schuler: “Garantire la sicurezza“
“Il nostro compito è quello di garantire la sicurezza della popolazione”, sottolinea l’assessore provinciale alla Protezione civile Arnold Schuler: “Viviamo in un territorio meraviglioso, che è anche ricco di pericoli naturali, come possiamo appurare ogni anno. Per questo motivo è importante realizzare continuamente progetti per aumentare la sicurezza”, aggiunge Schuler. “Ogni anno, l’Ufficio Sistemazione bacini montani realizza in media 60 progetti legati alla sicurezza”.
“Pianifichiamo e realizziamo i nostri lavori di arginatura per ridurre le zone di pericolo nelle località e i centri abitati“, sottolinea il direttore dell’Agenzia per la Protezione civile Klaus Unterweger. Alla fine della zona sud-orientale del paese di Prato allo Stelvio, le zone di pericolo sono più estese, spiega il direttore dell’Ufficio per la sistemazione dei bacini montani Ovest.
Peter Egger: “Dato che il Comune ha già programmato dei lavori di ampliamento in quella zona, abbiamo deciso insieme alla locale amministrazione di realizzare delle misure di sicurezza nel Rio Cerin (Zirmbach). Attualmente, l’argine in sinistra orografica viene rialzato con muri di sponda, in modo tale che un’alluvione possa essere prevista solo ogni 300 anni circa“.
La squadra di costruttori guidata dal capomastro Florian Hofer ha iniziato i lavori nello Zirmbach (Rio Cerin) a marzo, seguendo il progetto elaborato da Martin Eschgfäller, sotto la direzione di Roland Schweitzer. I lavori dovrebbero essere ultimati in autunno. Il finanziamento, pari a 600.000 euro, proviene dal Fondo di sviluppo e coesione (FSC) dell’Unione Europea.
Diga a protezione della frazione di Resia
Il piano parziale delle zone di pericolo del 2014 per il pericolo di valanghe e acqua per l’abitato di Resia mostra come cinque edifici si trovino nella “zona rossa” e 25 nella “zona blu”; tra di essi figura anche un’attività ricettiva. Sono circa 100 i residenti interessati dal pericolo di valanghe. L’Ufficio per la sistemazione dei bacini montani Ovest ha avviato nel 2014 i lavori per ampliare e migliorare una diga antivalanghe costruita negli anni ’90 a est e a ovest. Da allora, il team di costruzione con il caposquadra Florian Hofer ha realizzato cinque lotti di costruzione, investendo un totale di circa 1,3 milioni di euro. “Con il sesto e ultimo lotto di costruzione, i lavori saranno completati quest’anno”, riferisce il responsabile del progetto e supervisore dei lavori Julius Staffler. L’ultimo lotto di 350.000 euro è finanziato con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Al termine dei lavori, la diga antivalanghe di Piz Clopair sarà lunga circa 500 metri e alta tra i 10 e i 14 metri.
Protezione rafforzata per le frazioni di Grub e Kappl a Vallelunga
Dopo le valanghe che hanno colpito la zona di Vallelunga nel gennaio 2018, è stata costruita una diga di deviazione sulla base di un piano parziale delle zone a rischio per proteggere la frazione di Grub, dove si trova la scuola di Avventura di Vallelunga. Accanto alla scuola è prevista la realizzazione di un nuovo centro di protezione civile. Anche per la frazione di Kappl è stato redatto un piano parziale delle zone a rischio, dal quale è emerso che sei edifici si trovano nella zona di pericolo rossa e cinque nella zona di pericolo blu.
“Il team guidato dal caposquadra Florian Hofer sta realizzando due lotti di costruzione” riferisce il responsabile del progetto e supervisore Julius Staffler, dell’Ufficio Sistemazione bacini montani ovest. Al momento sono in corso alcuni interventi: la costruzione di una diga di captazione in terra rinforzata per proteggere la locanda Gletscherblick, lo spostamento del letto del torrente per consentire la costruzione di una diga di deviazione per l’insediamento sul lato sinistro orografico del torrente, l’abbassamento del terreno in destra orografica e la costruzione di una diga di deviazione sul lato sinistro orografico. Questa diga di deviazione è attualmente in fase di realizzazione. La conclusione dei lavori, per un importo complessivo di 1,75 milioni di euro, è prevista per l’autunno.
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