Alto Adige
Carabinieri sciatori: più di 5mila interventi. 35 denunciati perché ubriachi sulle piste
Con il ponte del 1° maggio si è concluso anche per il 2019 il servizio di vigilanza e soccorso piste dei Carabinieri dell’Alto Adige.
Anche per questa stagione l’impegno degli sciatori dell’Arma è stato significativo, con un dispiegamento giornaliero di oltre 60 uomini e donne con la specializzazione di sciatore/soccorritore su 28 aree sciistiche della provincia.
Gli interventi di soccorso sono stati ben 5165 di cui 3760 per cadute accidentali e 773 per collisioni fra sciatori.
Gli interventi per contusioni hanno sfiorato i 1200, 1560 le distorsioni e oltre 1000 le fratture.
Il numero degli interventi si è distribuito uniformemente su tutti i giorni della settimana, con una frequenza maggiore nella fascia oraria tra le 11.00 e le 13.00.
Le fasce di età, invece, che hanno richiesto maggior assistenza sono state quelle tra gli 11 ed i 20 anni, con 895 interventi, nonché quella degli “over 60“, con 943 interventi.
Dal punto di vista penale sono state denunciate 35 persone per ubriachezza e 5 per furto, mentre sono state 8 le persone segnalate quali assuntori per essere state trovate in possesso di modiche quantità di stupefacenti.
Nell’arco dell’intero periodo sono state controllate complessivamente quasi 5000 persone e 670 attività commerciali tra rifugi, baite e bar.
La tipologia di sportivi cui si è prestata assistenza ha visto un numero preponderante di sciatori, con 4554 interventi, contro i 414 interventi di soccorso richiesto dagli amanti dello snowborder.
Sono anche state compiute 157 attività di soccorso e rintraccio di persone che temporaneamente si erano allontanate o non erano state rintracciate da amici, parenti o conoscenti nel corso delle escursioni, trattandosi spesso di minorenni.
Rispetto alle annate precedenti, calano sia le contravvenzioni amministrative che le denunce penali.
Sono state elevate 5 infrazioni amministrative per eccessiva velocità tenuta sulle piste e 5 per aver sciato in luoghi non consentiti poiché pericolosi (il cd. fuoripista).
Fortunatamente solo in 1 caso è stata rilevata l’infrazione ad opera di un 14enne del mancato uso del casco protettivo, un dato positivo a fronte del significativo numero di utenti delle aree sciistiche, segno evidente di una orami diffusa cultura della sicurezza.
Tra gli episodi di maggiore rilievo per quanto riguarda i controlli abbiamo l’arresto di un 30enne originario di Silandro ma residente a Prato allo Stelvio su cui pendeva un ordine di cattura emesso circa tre mesi fa dal Tribunale di Bolzano per un fatto risalente all’estate precedente.
L’uomo era stato infatti individuato come il responsabile di un rogo doloso ai danni di un camper parcheggiato nella zona di Malles, il cui proprietario riuscì a scappare appena in tempo dalle fiamme.
Dapprima scappato in Austria, era ritornato sulle piste confondendosi in una giornata di sole in mezzo ad altri sciatori, ma è stato identificato dal comandante dei carabinieri di Prato allo Stelvio e arrestato.
La capillare presenza degli uomini dell’Arma, distribuiti nei vari comprensori sciistici della provincia, ha consentito di fornire una risposta concreta in termini di sicurezza ai frequentatori delle piste da sci, sia che si trattasse di una richiesta di soccorso, sia di qualsivoglia aiuto o suggerimento durante le giornate di vacanza sulla neve.
Un servizio certamente importante, per garantire a tutti gli amanti della neve di potersi divertire in tranquillità sulle montagne dell’Alto Adige.
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