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Politica

Colpo di scena alla Solland, operai cacciati con la forza dallo stabilimento: “Accordo tradito”

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Solo ieri si scriveva dell’accordo finalmente raggiunto sulla crisi Solland Silicon, tra i sindacati e il Presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher. Accordo che avrebbe portato a un impegno, da parte della Provincia e EcoCenter, a riassumere gli operai ingiustamente licenziati a causa delle proteste  e a tutelare il reimpiego lavorativo dei dipendenti della ex-Memc di Sinigo.

Questa mattina però, inaspettatamente, alla fabbrica meranese la situazione è bruscamente precipitata. Su ordine, pare, di EcoCenter, tre uomini per operaio hanno “buttato fuori” dallo stabilimento i lavoratori. Un comportamento che al momento non trova nessuna spiegazione da parte della Provincia e della partecipata di EcoCenter, facendo arrivare sul posto anche gli agenti della Digos di Bolzano.

Sull’accaduto è intervenuta con una nota anche la sezione locale di CasaPound Italia: “Nonostante un accordo siglato nelle scorse ore tra Provincia e lavoratori – dichiara il coordinatore regionale di Cpi, Andrea Bonazza – le istituzioni provinciali calano ancora una volta la maschera, approfittando della tregua dei protestanti, e palesando la propria intenzione di chiudere definitivamente lo stabilimento industriale“.

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“Usando metodi degni dei peggiori regimi capitalisti/comunisti asiatici contro i dissidenti – continua Bonazza – con le  prepotenze mostrate oggi nel trattare i lavoratori, Provincia ed EcoCenter dimostrano che la comunità italiana dell’Alto Adige, fieramente rappresentata dalle 52 famiglie degli operai in lotta per difendere il proprio posto di lavoro, nulla conta per la politica locale, sempre più determinata a deindustrializzare questa terra a danno della componente italiana“.

“Provincia ed EcoCenter diano spiegazioni immediate di quanto accaduto e rispettino gli accordi sottoscritti con sindacati e lavoratori per far trascorrere un Natale più sereno a queste 52 famiglie appese a un flebile filo” conclude la nota di CasaPound.

Ricordiamo che proprio ieri il Presidente Kompatscher, in seguito a un incontro tecnico con i segretari confederali regionali CGIL, CISL, UIL e territoriali delle categorie Filctem, Femca, Uiltec, aveva comunicato che il giorno 19 dicembre 2019 alle ore 16,30 sarebbe stato convocato l’incontro richiesto per discutere del futuro dello stabilimento e dei lavoratori ex Solland Silicon di Sinigo.

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Solo pochi giorni prima gli operai avevano richiesto un incontro anche con il Sindaco di Merano Paul Roesch, dopo essersi presentati a sorpresa in Comune. Incontro che però non è più avvenuto.

Visto, finalmente, il segnale positivo da parte del Presidente, era stato sospeso lo sciopero in corso. All’incontro avrebbero dovuto partecipare i lavoratori attraverso una rappresentanza di 5 persone e i dirigenti di Eco Center.

La sospensione dello sciopero, oltre alla disponibilità del governatore, era dovuta anche alla disponibilità di Eco Center a valutare il ritiro delle denunce contro i lavoratori e del licenziamento del sindacalista Raffaele Falasca.

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