Covid e genitori separati: si può andare a trovare i figli in una regione diversa dalla propria?

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Buongiorno avvocato Vendrame,

volevo sapere se secondo il nuovo DPCM del 26 aprile in caso di separazione tra genitori si può andare a trovare i figli anche in una regione diversa dalla propria.

Grazie.
Cordiali saluti. S.N.

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Buongiorno,

in data 9.04.2020 il Governo ha pubblicato sul proprio sito istituzionale, tra le FAQ, alcune indicazioni circa gli spostamenti per raggiungere i figli nei casi di separazione o divorzio, così precisando: “gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore o comunque presso l’affidatario, oppure per condurli presso di sé, sono consentiti da un Comune all’altro.

Tali spostamenti dovranno in ogni caso avvenire scegliendo il tragitto più breve e nel rispetto di tutte le prescrizioni di tipo sanitario, nonché secondo le modalità previste dal giudice con i provvedimenti di separazione o divorzio, o, in assenza di tali provvedimenti, secondo quanto concordato tra i genitori”.

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Tale chiarimento è stato fornito in vigenza del DPCM 22.03.2020 che vietava a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi in un comune diverso rispetto a quello dove si trovavano, salvo che “per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza, ovvero per motivi di salute”.

Secondo il Governo stesso, dunque, gli spostamenti per raggiungere i figli minori nei casi di separazione o divorzio tra i genitori rientravano nei casi di “assoluta urgenza” che consentivano lo spostamento fuori Comune ed anche fuori Regione.

L’attuale DPCM del 26 aprile 2020 vieta ora solo gli spostamenti tra Regioni diverse, che sono permessi unicamente nei casi in cui ricorrano le medesime condizioni di cui sopra, e quindi nel caso di comprovate esigenze lavorative, o assoluta urgenza o motivi di salute.

Non vi è dubbio, dunque, che gli spostamenti per raggiungere i figli minori fuori Regione continuino ad essere autorizzati dal Governo, anche dopo il DPCM 22.03.2020, in quanto casi di “assoluta urgenza”.

E’ doveroso precisare, tuttavia, che allorquando si tratti di decidere se lo spostamento – di per sé consentito dal Governo – pregiudichi o meno la salute dei minori e dell’altro genitore, la parola spetta ai Tribunali, i quali, ad oggi, hanno assunto decisioni diversificate.

Il Tribunale di Milano, ad esempio, con decreto dell’11.03.2020 è stato il primo a pronunciarsi stabilendo che il diritto dei figli a frequentare entrambi i genitori prevale sulle restrizioni degli spostamenti stabilite dal Governo, “sicché alcuna chiusura di ambiti regionali può giustificare violazioni, in questo senso, di provvedimenti di separazione o divorzio vigenti”.

Di diverso avviso, invece, il Tribunale di Bari, il quale ha sospeso gli incontri tra padre e figlio minore che si trovava presso la mamma in un comune diverso dal padre, ritenendo che “il diritto-dovere dei genitori e dei figli minori di incontrarsi è recessivo rispetto alle limitazioni alla circolazione delle persone”, prevalendo il diritto alla salute costituzionalmente garantito.

Rispondendo, in conclusione, alla Sua domanda: gli spostamenti fuori Regione per raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore sono astrattamente consentiti dalle disposizioni governative, ma occorre esaminare e valutare attentamente se, nel caso concreto, il diritto alla salute del minore e dell’altro genitore sia tutelato. Nel caso non lo sia, o via siano anche solo dubbi a riguardo, la scelta dovrà essere certamente quella della sospensione delle visite al minore.

Cordialmente
Avv. Laura Vendrame

Il contributo per La Voce di Bolzano è dell’avvocato Laura Vendrame del Foro di Bolzano.

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