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Bolzano

Giorno del Ricordo 2023, stamane la Cerimonia ufficiale di commemorazione promossa dalla Città di Bolzano

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Quest’oggi venerdì 10 febbraio, data della firma del Trattato di Pace di Parigi del 1947, in occasione del “Giorno del Ricordo 2023“,  si è tenuta sul Lungo Talvera San Quirino all’altezza di via Fiume (dove lo scorso anno è stata inaugurata la nuova area memoriale dedicata agli esuli giuliano-istriani e dalmati) la Cerimonia ufficiale di commemorazione promossa dalla Città di Bolzano.

Presenti il Sindaco Renzo Caramaschi, il Commissario del Governo Vito Cusumano, nonché numerose autorità politiche civili e militari oltre ai rappresentanti dell’Associazione Venezia Giulia e Dalmazia con il presidente Giovanni Ivan Benussi,  dell’ANPI e di varie associazioni combattentistiche e d’arma.

Una ricorrenza per non dimenticare, ma soprattutto per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della complessa vicenda del confine orientale.

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Il Sindaco Caramaschi  ha ricordato in particolare il dramma degli esuli istriani, giuliani e dalmati nel periodo 1943-1947 ed il contributo offerto allo sviluppo della città di Bolzano. “Oggi ci sono i vessili dell’Italia a mezz’asta che rappresentano il dolore di un immane tragedia. Nie vergessen, nie vergessen, mai dimenticare ha ripetuto il primo cittadino.

“L’umanità non può usare questa violenza. Non c’è giustificazione, non c’è ideologia, non c’è differenza etnica o religiosa che possano giustificare una tale barbarie contro l’uomo.  Dignità calpestate, dignità offese di migliaia di persone gettate nelle viscere della terra ancora vive.

Queste aberrazioni dell’umanità non devono mai più accadere. Nie wieder, nie wieder ha detto ancora il Sindaco mai più.   E’ importante conoscere e comprendere il dramma vissuto da migliaia di persone. Una Giornata che ricorda tante sofferenze: il dramma di chi ha dovuto abbandonare la propria terra, la propria casa, i propri affetti, i propri cari.

Esuli istriani, dalmati e fiumani che hanno dovuto ricostruire le proprie esistenze in una città sconosciuta, ma che li ha accolti e alla quale loro hanno garantito un leale impegno e contributo per costruire lo sviluppo negli anni successivi. Tragedie umane, drammi senza fine che non si possono e non si devono dimenticare. 

 Ioha detto il Sindacosono sempre emozionato, in questo giorno, in questo luogo. Non ci sono distinzioni politiche, o di ideologie: la violenza deve essere dimenticata nei cuori di tutti gli uomini”.

In precedenza lo stesso Sindaco Caramaschi, accompagnato dal Presidente del Quartiere Don Bosco Alex Castellano, aveva deposto un mazzo di fiori sulla stele che ricorda il sacrificio di Norma Cossetto, nel Passaggio a lei intitolato tra via Gutenberg e via del Ronco.

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