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Politica

Giunta: trovato l’accordo di maggioranza. Arriva il “codice unico” Lega-Svp

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E’ durata meno di un paio di giorni la battuta di arresto sugli accordi di giunta tra Svp e Lega.

Ora si prosegue verso un patto di governo certo, come confermato dal commissario Massimo Bessone, che a conclusione di un incontro riservato con pranzo a Castel Flavon insieme a Kompatscher e Achammer ha trovato la quadra di una situazione che sembrava destinata a far saltare l’intera pianificazione di alleanza dopo le reazioni ai vertici del Carroccio in via Bellerio a Milano.

Superato quindi lo stallo sugli accordi per la formazione della nuova maggioranza di governo altoatesina, i lavori proseguono.

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Lo stop della Lega al documento di valori su Europa, autonomia e convivenza stilato dalla Stella alpina in avvio di trattative non solo verrà sottoscritto ma integrato con elementi di ispirazione leghista.

Un patto unico bilaterale e una firma chiaramente simbolica (Kompatscher lo aveva sottolineato “non servono carta e penna, ma un consenso pieno su quel testo) che non comprende più i toni da ultimatum impartiti dalla Volkspartei.

Per la Svp l’accordo rimane tecnico ma ci deve essere stavolta un’intesa politica: i dettami sull’Europa rimangono e la Lega acconsentirà con il contraccambio dell’inserimento di valori integrativi, come il lavoro congiunto per il bene dei cittadini.

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Del resto la larga maggioranza del partito di raccolta aveva acconsentito all’ingresso della Lega nella stanza dei bottoni di palazzo Widmann solo a condizione che il documento venisse quanto meno presentato e imposto. Un’astuta mossa di facciata per acquietare gli animi dei dissidenti dell’ala sociale e avversatori vari, successivamente ammorbidita, come era prevedibile, da una conciliazione.

Il pastone dell’opzione di governo con Pd e Verdi costituiva evidentemente un’alternativa indigesta (e insufficiente a livello di voti) per gli stomaci delicati del parlamentino.

L’idea di Bessone è quella di iniziare così, senza preambolo e con un programma comune integrato, anche sulla questione europea. “Dichiarazioni ovvie”, dice il commissario. Ma sull’UE non approfondisce.

Il primo appuntamento sul programma, ufficiale questa volta, è previsto nei prossimi giorni.

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