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Italia ed estero

Governo al lavoro per la manovra, serviranno circa 30 miliardi: ecco cosa si sta valutando

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La prima manovra del Governo Meloni, attesa lunedì al Consiglio dei Ministri definirà quella che sarà la politica economica dell’esecutivo. Per il provvedimento serviranno fondi da 30/32 miliardi di euro per misure contro il caro energia, la revisione delle pensioni e quella del reddito di cittadinanza.

Insomma, è chiaro come al momento, il Governo sia alla ricerca delle coperture necessarie. Per questo, si prevede una possibile sanatoria per il rientro dei capitali dall’estero non dichiarati al fisco che potrebbe fatturare dai 3 ai 5 miliardi di euro. Uno schema già provato tra il 2015 e il 2017, con l’unica differenza che questa volta verrebbero incluse anche le criptovalute.

Un altro punto base, potrebbe essere la rivisitazione della norma sulla tassazione degli extraprofitti con l’aliquota che potrebbe salire a circa 33%, anziché l’attuale 25% come prevede il regolamento europeo. Inoltre, nonostante fosse stato escluso dal decreto aiuti 4 mancanza di requisiti, nel documento è previsto anche l’ampliamento a 5 mila euro per il tetto al contante.

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Sicuramente, al centro del provvedimento, ci saranno gli aiuti a famiglie e imprese per fronteggiare il caro bollette, su cui sta lavorando il Ministro Giorgetti. Risorse che saranno finanziate con un scostamento di bilancio da 21 miliardi di euro a cui saranno aggiunti altri 9,1 miliardi già stanziati nel nuovo decreto aiuti.

Nella manovra potrebbero essere inserite anche misure per le pensioni, la riduzione del cuneo fiscale e l’allargamento della flat tax fino a 85 mila euro per i redditi autonomi. Questo, grazie ad una revisione del reddito di cittadinanza che potrebbe fruttare risparmi per 1 miliardo di euro.

Infine, come già ampliamente annunciato, la manovra servirà anche per definire una tregua fiscale. Di fatto, il piano potrebbe prevedere la cancellazione delle cartelle esattoriali fino al 2015 e fino al mille euro, con un’imposta dimezzata per quelle fino a 3mila e la rateizzazione per i pagamenti omessi.

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