Alto Adige
Il calore del Sud riscalda l’autunno: il 3 ottobre in Fiera musica, danza e letture con gli artisti del Meridione
Le canzoni di Modugno, Battiato, Rosa Balistreri, Murolo, Venditti, Mia Martini, Pino Daniele e altre voci note e meno note, i versi immortali di Totò e Trilussa, l’allegria della pizzica salentina e della tarantella del Gargano, lo struggente ricordo di don Pino Puglisi: tutto questo, e molto altro, animerà la mattinata di domenica 3 ottobre, giornata conclusiva della FieraMesseFest 2021.
I Sudtirolesi del Sud si presentano
Prima uscita “ufficiale” della comunità virtuale creata nel febbraio del 2019 dall’avvocato siculo-bolzanino Luca Crisafulli e portata avanti fino ad oggi assieme al giornalista Felice Espro, stesse origini ma giunto in Alto Adige attraverso un percorso diverso. Nel giro di neanche tre anni il gruppo Facebook Sudtirolesi del Sud ha superato quota 4.600 iscritti, e dopo gli incontri “fisici” di fine 2019 – a Bolzano prima e Merano poi – caratterizzati dalla gastronomia, adesso vogliono ripartire dalla cultura.
Nel nuovo spazio per eventi della Fiera di Bolzano H1 Eventspace, la location outdoor più grande dell’Alto Adige, si esibiranno artisti di varia origine ed estrazione ma accomunati dal filo conduttore del Sud: canzoni, musiche, balli e letture infatti sono tutti di autori o esecutori meridionali.
Grandi nomi della musica, della letteratura e della società
La scaletta prevede 11 performances artistiche che spaziano dalla musica al ballo alla lettura attorale. Il programma è stato allestito dal direttore artistico Roberto Federico, insegnante di viola e direttore della Merano Pop Symphony Orchestra, che ha coordinato l’organizzazione artistica assieme a Domenico Laratta. La conduzione sul palco dell’evento è invece affidata alla brillante Mara Da Roit. Il programma sarà proposto dalle 10 alle 14 di domenica 3 ottobre nel nuovissimo H1 Eventspace di Fiera Bolzano.
Lo spazio musicale prevede le esibizioi di Giuseppe Mone, detto Pinomò, Andrea Russo, Chiara Veronese e Matteo Bozzo, Lorenzo Sola, Vincenzo Perriello, Domenico Laratta e i B-Folk, Paolo Bonvissuto & Greta Curti, Andrea Maffei e Gigi Mongelli.
Si esibiranno per la danza si esibirà il gruppo dell’Associazione Terpsichòre mentre per la lettura attorale i protagonisti saranno Angelo Torrice e Placido Parisi.
CHI SONO I SUDTIROLESI DEL SUD
“Qualcuno ci vede come ospiti, molti vedono in noi una risorsa in più per questa magnifica terra. Amiamo l’Alto Adige, anche questa è casa nostra. Siamo anche noi Sudtirolesi, Sudtirolesi del Sud“.
Era questa la conclusione di una nota intitolata “Le nostre radici“, datata 23 luglio 2019 e firmata da Luca Crisafulli, avvocato giuslavorista, cresciuto a Bolzano e poi tornato in Sicilia insieme ai genitori, laureato a Messina e quindi rientrato a Bolzano per avviare la sua attività professionale.
Qualche mese prima, il 5 febbraio, lo stesso Crisafulli aveva creato il gruppo Facebook “Sudtirolesi del Sud”, giunto oggi a più di 4.600 membri. L’idea era nata durante una chiacchierata con Felice Espro, giornalista, anch’egli messinese, da 21 anni in Alto Adige.
Il gruppo social è nato come contenitore di esperienze e radici di quanti portavano il Sud nel cuore, senza sapere esattamente dove si andava a parare. Pian piano, dal social sono nate iniziative reali in ambito culturale come visite guidate, partecipazione a eventi musicali, rubriche sociologiche, presentazioni di libri e altro.
Dopo i primi mesi, la voglia di stare insieme, anche di persona, ha portato ad organizzare un raduno a Bolzano a fine settembre 2019 con centinaia di partecipanti e tanta gastronomia tipica. A seguire un raduno a Merano, quindi cene e bicchierate tra membri del gruppo.
Poi il Covid ha rallentato tutto, almeno gli incontri di persona, ma il contatto social è rimasto vivo, anzi è stato persino di conforto nei frequenti momenti di scoramento individuale e collettivo. Il gruppo Facebook è insomma diventato comunità per aiutare, supportare, riunirsi e sentirsi integrati anche lontano da casa. Ne fanno parte imprenditori, professionisti, giornalisti, operai, autisti, artigiani, docenti, impiegati pubblici e privati, lavoratori di tutti i settori e pensionati.
“La nostra presenza social – spiega Crisafulli – è utilissima perché siamo uno spaccato della presenza italiana in Alto Adige. C’è chi sente nostalgia della terra d’origine, chi non si integra, chi torna indietro. Noi vorremmo che chiunque arrivi in Alto Adige si potesse sentire a casa. E chi lascia l’Alto Adige lo faccia per validi motivi, per una scelta ponderata. Di certo non perché si è sentito solo. Ci saremo noi a fargli compagnia“.
Angelo Torrice
Sotto
Chiara Veronese e Matteo Bozzo
Federico De Zorzi e Lorenzo Sola – ph. Franco Silvestri
Terpsichòre
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