Alto Adige
Pronti a “pescare” le offerte dei fedeli con metro a nastro e scotch biadesivo in Chiesa: segnalati alle autorità
Avvolgendo un metro a nastro nello scotch biadesivo, l’intenzione era d’impossessarsi delle offerte dei fedeli nella chiesa di Moso in Passiria. Ma come spesso accade, il fare dei due ha destato dei sospetti spingendo ad allertare i Carabinieri della Stazione di Moso in Passiria.
Questa l’estrema sintesi dei fatti risalenti allo scorso 19 aprile, quando la pattuglia è stata allertata da alcuni cittadini nel notare due uomini che, con fare sospetto, si aggiravano per le vie del centro di Moso. La pattuglia, dopo essersi posta immediatamente alla ricerca dei soggetti segnalati, li ha rintracciati davanti all’ingresso della chiesa del paese. In apparenza i due uomini sembravano tranquilli, ma ai militari non sono sfuggite alcune dichiarazioni contraddittorie rese dagli individui riguardo il motivo della loro presenza davanti alla chiesa. Motivo sufficiente per procedere ad un loro controllo, il che ha consentito di rinvenirgli addosso tutto l’occorrente per trafugare il denaro delle offerte dei fedeli.
L’immediata chiamata al 112 da parte dei cittadini ed il fulmineo intervento dei Carabinieri della Stazione di Moso in Passiria hanno però reso la vita dei due criminali decisamente più difficile, consentendo ai militari operanti di evitare che venisse perpetrato un furto ai danni della chiesa del paese. Al termine delle formalità di rito l’attrezzatura rinvenuta è stata infatti posta sotto sequestro e i due uomini sono stati segnalati all’autorità giudiziaria per il reato di possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli.
«L’episodio non è solo il risultato dell’efficace lavoro di polizia operato dai Carabinieri di Moso in Passiria, ma sottolinea anche l’importanza vitale della collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine. L’azione del cittadino, infatti, non solo ha permesso di prevenire ed evitare il furto, ma ha anche rafforzato il senso di coesione e di mutua assistenza che è fondamentale per la sicurezza collettiva soprattutto nelle piccole comunità montane caratteristiche dell’Alto Adige – è spiegato in una nota delle forze dell’ordine -. L’episodio è un chiaro esempio di come la vigilanza e la cooperazione tra Carabinieri e cittadinanza possano concretamente contribuire a preservare la sicurezza e l’ordine pubblico, la comunità e le forze dell’ordine per essa operanti poiché, quando agiscono insieme, formano una barriera estremamente solida contro il crimine e la delinquenza.»
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