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Italia ed estero

Il nostro Paese rischia una multa per ogni ritardo sul Pnrr

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L’Italia riceve l’avvertimento dalla Commissione Europea: Se l’Italia mancherà gli obiettivi rischia una multa di oltre 360 milioni di euro. La terza rata non risulta ancora sbloccata e già inizia a preoccupare la quarta da 16 miliardi che verrà emessa sono al raggiungimento dei 27 obiettivi stabiliti del Pnrr.

I ritardi si sono iniziati a verificare sulla filiera dell’idrogeno in cui il Governo è stato in difficoltà sull’aggiudicazione degli appalti per le costruzioni di almeno 40 nuovi distributori per auto, per il rinnovo dei treni regionali e per la costruzione di nuovi asili nido.

Ritardi anche per l’installazione di colonnine elettriche, tanto che la Corte dei Conti avrebbe avvertito sul rischio di riduzione del contributo finanziario messo a disposizione dall’Ue.

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Di fatto, nel caso in cui l’Italia non fosse considerata puntuale dai tecnici della Commissione europea potrebbe rischiare di perdere una parte dei fondi previsti nel Pnrr.

E così, il contributo finanziario verrebbe immediatamente sospeso, toccherebbe poi al Governo presentare le proprie osservazioni e accelerare per conseguire il raggiungimento dei traguardi previsti. In caso contrario, i fondi verrebbero ridotti.

Al momento, l’unico caso accaduto è la Lituania che ha visto tagliati circa 23mila euro proprio per il mancato raggiungimento di due target sulla riforma fiscale. In particolare, la Commissione europea avrebbe spiegato che per valutare l’importo da tagliare verranno presi in considerazione il finanziamento totale del piano e il numero di progetti. Dunque, si parla di circa 362 milioni di euro per ogni traguardo mancato.

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