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Alto Adige

Inaugurata la nuova stazione idrometrica a Ponte Stelvio

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Sono circa 50 le stazioni per il monitoraggio dei corsi d’acqua in Alto Adige gestite dallAgenzia provinciale per la Protezione civile. A queste si aggiunge ora un’ulteriore stazione sul Rio Solda, presso Ponte Stelvio.

L’Ufficio idrologia e dighe e l’Ufficio sistemazione bacini montani Ovest hanno completato negli ultimi due anni una nuova stazione di misura del trasporto solido munita di una trappola azionata elettricamente per il campionamento del materiale trasportato al fondo.

Oggi (24 ottobre), il direttore dell’Agenzia per la Protezione civile, Klaus Unterweger, il direttore dell’Ufficio sistemazioni bacini montani Sud, Fabio del Polo, e il sindaco del Comune di Stelvio, Franz Heinisch, hanno effettuato il simbolico taglio del nastro che ha inaugurato l’opera.

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Con questa nuova stazione di misurazione dei livelli, rafforziamo la nostra strategia di prevenzione e gestione integrale dei rischi portata avanti dall’Agenzia per la Protezione Civile“, ha sottolineato il direttore dell’Agenzia per la Protezione Civile Klaus Unterweger. Apprezzamento per l’opera è stato espresso anche dall’assessore provinciale alla Protezione civile,

Arnold Schuler, che in un messaggio rivolto ai presenti ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione della stazione di monitoraggio. “I dati raccolti sono particolarmente importanti per la gestione di situazioni idrologiche critiche, eventi di piena e periodi di scarsità d’acqua e la pianificazione sostenibile delle risorse idriche e del territorio”, ha rimarcato l’assessore Schuler.

La proficua collaborazione tra i diversi enti è stata sottolineata da Roberto Dinale, direttore dell’Ufficio Idrologia e dighe, che ha ricordato l’impegno pluriennale per l’ampliamento della rete di monitoraggio idrometrico e il suo adeguamento agli standard internazionali

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“Quest’opera è il frutto dell’impegno ad ampliare ed adeguare la rete provinciale di monitoraggio idrometrico ai più moderni standard internazionali, con attenzione non solo ai parametri classici di livello, portata e temperatura dell’acqua, ma anche alla misura dei sedimenti trasportati dai corsi d’acqua”, ha spiegato Dinale.

Soprattutto in relazione a questo ultimo sviluppo sono state estremamente importanti le sinergie con gli enti ed i centri di competenza locali, nonché le collaborazioni con i nostri omologhi e con gli istituti di ricerca austriaci e svizzeri con una solida tradizione in questi ambiti. Oggi, ancor più che in passato, il monitoraggio capillare è fondamentale per indirizzare e facilitare sia lo sviluppo sostenibile sia la sicurezza della popolazione e delle attività umane che insistono sul territorio”.

“La nuova stazione di misurazione viene utilizzata anche per il monitoraggio del trasporto solido, sia per quanto riguarda la frazione fine in sospensione che per quella grossolana trasportata al fondo”, ha sottolineato Rudi Nadalet, responsabile del progetto per l’Ufficio provinciale Idrologia e dighe. I dati raccolti sono utili per la pianificazione delle misure di mitigazione del rischio idraulico e per altri aspetti legati all’ecologia dei corsi d’acqua e ai cambiamenti climatici.

La nuova opera è stata finanziata con i fondi del programma europeo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” attraverso il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) 2014-2020

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