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Arte e Cultura

Indiependence Festival: “E’ andato tutto bene, siamo sopravvissuti”

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Sabato 10 aprile, la manifestazione musicale Indiependence Festival ha sfidato la pazienza degli spettatori e la solidità delle linee internet in una diretta su YouTube ininterrotta di quasi 7 ore. Le associazioni organizzatrici, BeYoung e MUA, insieme all’Ufficio giovani del Comune di Bolzano, grazie al supporto di molti giovani volontari e dei tecnici di Beat Studios hanno permesso al pubblico di godere da casa uno spettacolo di alto livello.

Cosa è successo?

Dal duo Thomas & Dami, i primi musicisti ad esibirsi alle 15 in punto, fino a Zelda, che ha chiuso alle 21.45, passando per tantissimi altri solisti, duetti e gruppi, la prima edizione dell’Indiependence Festival ha messo in scena numerosi talenti. Ogni esibizione è durata una decina di minuti e nei cambi di palco i musicisti hanno raggiunto il presentatore di turno per scambiare quattro chiacchiere (poco serie) nella sala interviste. Il tono è stato sempre leggero, ma l’intero spettacolo si è tenuto con grande professionalità. 

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I numeri

Ecco i numeri di questa prima edizione:

  • 6 ore e 45 di spettacolo ininterrotto in diretta
  • 19 esibizioni: 31 musicisti + 1 ballerina

Anna Carol (indie/jazz); Atop The Hill (rock); Besides (pop americano); Bianca Giacomoni (indie); Degrado Da Radici (indie); Daniele Gemelli (pop); David & Tea (pop); Fanchi (indie); Giulia Martinelli (pop); Giulia Tornarolli (danza); Leo Varner (pop); Letizia Bazzanella (indie/pop); Magdalena Bauhofer (indie); Maka & Saf (trap); Manci + Fanchi (indie); Meet Me in Montauk (storytelling); Thomas & Dami (jazz); Yomer (indie/punk); Zelda (storytelling)

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  • Circa 100 spettatori contemporanei costanti per tutto il tempo, con un picco di 200 nel tardo pomeriggio
  • Oltre 3.000 visualizzazioni totali del video dell’evento (ad oggi)
  • 10  persone dello staff organizzatore: Jacopo Schiesaro, Elena Mancini, Gaia Lorenzi, Alessandro Tacchetti, Francesco Piazza (conduzione); Chiara Sartori (zona interviste); Valentina Cibin, Aaron Damian, Michela Della Croce, Rosario Multari (staff backstage + grafica + fotografia)

I partner di “Indiependence Festival” 

La manifestazione è organizzata dalle associazioni BeYoung e MUA, di UPAD, insieme all’Ufficio Giovani del Comune di Bolzano e al gruppo Gli Indiegesti.

L’evento è inoltre stato sostenuto dalla Volksbank – Banca Popolare dell’Alto Adige.

Gli altri sponsor della manifestazione sono stati: Fuori orario 24h, Tessit e AIAS Bolzano, mentre lo studio da cui è stata mandata in onda la maratona è quella dei Beat Studios di Andrea Polato.

Come è nato “Indiependence Festival”?

“Indiependence Festival” nasce dall’idea del musicista Jacopo Schiesaro, in arte “Fanchi”, e dalla collaborazione con l’associazione giovanile BeYoung e l’associazione universitaria MUA di Bolzano, che hanno trovato il sostegno dell’Ufficio Giovani del Comune di Bolzano.

L’idea è stata quella di dare spazio agli artisti più giovani che hanno maggiori difficoltà ad essere coinvolti nella realtà musicale bolzanina che è molto attiva insieme ai tantissimi eventi culturali. Da questa premessa l’obiettivo era di realizzare un evento in cui gli artisti potessero portare la propria musica inedita al pubblico in un momento come questo, molto condizionato dai limiti sanitari, in un contesto altamente professionale.

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