Ambiente Natura
Laghi balneabili, monitoraggio costante in Alto Adige
Con l’arrivo dell’estate, soprattutto in questi giorni caratterizzati dal caldo torrido, i laghi altoatesini sono tra le mete preferite di residenti e turisti.
“Il monitoraggio di tutti gli 8 laghi balneabili ha evidenziato una buona qualità dell’acqua per l’inizio della stagione balneare 2019”, afferma l’assessore all’ambiente Giuliano Vettorato. Si può fare dunque tranquillamente il bagno nel lago grande di Monticolo, nel lago piccolo di Monticolo, nel lago di Caldaro, nel lago di Fiè, nel lago di Costalovara, nel lago di Tret e nel lago di Favogna. Nel lago di Varna invece permane il divieto di balneazione per motivi di sicurezza a causa della rimozione del materiale bellico.
Monitoraggio costante
L’attività di monitoraggio e sorveglianza delle acque di balneazione dei laghi altoatesini, come ogni anno, è iniziata in aprile per proseguire sino alla fine di settembre. Ogni mese i tecnici del Laboratorio biologico dell’Agenzia provinciale per l’ambiente e le tutela del clima effettuano test e prove legati alla qualità e all’igiente dell’acqua.
Dal 2019 sono stati introdotti nuovi parametri che riguardano la presenza di cianobatteri, organismi microscopici in grado di produrre tossine. Se la presenza di questi organismi supera il livello d’allerta, i monitoraggi saranno intensificati in modo da rilevare tempestivamente la produzione di tossine. Maggiori informazioni sui cianobatteri sul portale web della Provincia dedicato all’ambiente.
Tra gli interventi utili a mantenere “in salute” le acque di balneazione, in alcuni laghi, vi sono il taglio e l’asporto delle piante (macrofite) con l’utilizzo di una barca attrezzata con una falciatrice. Ai laghi di Caldaro e Costalovara questo lavoro viene eseguito più volte durante la stagione balneabile.
Lago di Caldaro sorvegliato speciale
Sempre a Caldaro, inoltre, il Laboratorio biologico controlla anche lo sviluppo della pianta infestante najas (Nixkraut) che negli anni scorsi si era diffusa in modo esteso.
“I controlli attuali non hanno dimostrato una crescita abnorme di questa pianta, ma il monitoraggio prosegue” afferma Alberta Stenico, direttrice del Laboratorio biologico. Per il lago di Caldaro, come noto, è stato predisposto un piano strategico in collaborazione fra Provincia e Comune, con la messa in campo di varie misure per garantire uno sviluppo sostenibile del lago contrastando gli effetti del cambiamento climatico e favorendo l’equilibrio ecologico.
Una delle misure è stata l’acquisto del nuovo natante che permette di asportare maggiori quantità di piante acquatiche e che permette di svolgere una serie di lavori di manutenzione nel lago.I dati del monitoraggio sono online in tempo reale sul portale web della Provincia dedicato all’ambiente nella sezione acque di balneazione.
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