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Politica

L’Italia verso l’ennesima eurofregatura. Vox Italia: “Altro che Mes light. L’Europa stampi moneta per i cittadini europei in crisi”

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Siamo di fronte a uno shock economico molto pesante ma i mercati non percepiscono un rischio Italia“. E’ quanto afferma il Ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, in un’intervista con La Stampa, sostenendo che la crisi sarebbe un problema temporaneo. Il debito tornerà su un sentiero discendente già dal 2021.

E ancora, la sera del 23 aprile, il ministro ha indicato come un successo l’esito del summit del Cosiglio europeo ‘per l’Italia e per i paesi che avevano spinto verso la soluzione del Recovery Fund‘.

Così è stato commentato il risultato finale della trattativa con l’Europa: “Il Governo è unito. Abbiamo detto fin dall’inizio che per l’Italia è necessario il finanziamento comune di spese comuni, di qui la centralità della battaglia sul Recovery Fund. Il Mes è solo uno degli strumenti in campo e non il principale: ha la funzione di rete di sicurezza“.

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Sulla questione si sono espressi ancora una volta i rappresentanti di Vox Italia Cristina Barchetti ed Eriprando della Torre di Valsassina che in una nota scrivono:

Dopo il vertice europeo dei Capi di Stato e di Governo, tenutosi il 23 aprile in videoconferenza, il Ministro Gualtieri ha definito grande successo i risultati di tale incontro. Il fatto che lo abbia detto proprio Gualtieri, politico già iscritto al Pci e, una volta convertito sulla via di Bruxelles al nuovo vangelo liberista, pasciuto nell’euroburocrazia quale fautore del Mes e del ‘Patto di bilancio europeo’, non può che suonare come sciagura per il popolo italiano. 

Nel cosiddetto pacchetto anticrisi partorito dal summit eurocratico, fa la fugace apparizione il Recovery Fund, che rimane alla stregua di un oggetto “salvato nella lista dei desideri”, ma che Giuseppi ha salutato come un grande successo italiano, e che: ‘Uno strumento del genere era impensabile fino adesso e renderà la risposta europea più solida e coordinata’.

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Nonostante il gaudio governativo, l’unica cosa certa uscita dal cappello del mago euroliberista è che gli italiani dovranno passare sotto le forche caudine del Mes. In pratica ‘le genti del bel paese là dove ‘l sì suona’ saranno costrette a subire l’ennesima eurofregatura. 

‘Ma è un Mes senza condizionalità’, tripudiano da Palazzo Chigi, senza dire che la mancanza di condizioni riguarda solo l’emergenza sanitaria e che ci sarà qualcuno (chi?) che controllerà la legittimità delle spese. In pratica, permetteremo a qualcuno di penetrare nel cuore del nostro sistema decisionale. Come afferma Francesco Toscano ci sarà un ‘controllore feroce’ pronto a castigarci.

Per quanto riguarda il protégé di Giuseppi, cioè il Recovery Fund, il videovertice ha deciso solamente di dare mandato alla presidente della Commissione europea, Ursula Gertrud von der Leyen, di presentare una proposta alla Commissione stessa, che il 6 maggio esibirà, Urbi et Orbi, il suo fondo per la ripresa incentrato sul bilancio comunitario e finanziato eventualmente anche con l’emissione di titoli comuni. Quindi se tutto va liscio se ne parla nel 2021, poiché si tratterà del bilancio 2021/2027. 

Il problema è che il prossimo bilancio deve essere ancora negoziato mettendo d’accordo i Paesi del Nord Europa e Paesi del sud Europa. Tanti auguri Giuseppi!

Per quanto riguarda gli eurobond, un’altra creaturina del Giuseppi nazionale, la Merkel ha dichiarato che la loro introduzione prevede la modifica dei Trattati da parte di tutti i parlamenti, quindi, se verranno accettati, passeranno decenni.

Vox Italia ribadisce che l’unica soluzione è che Christine Lagarde pigi un bottoncino sulla tastiera del computer della Bce e stampi dal nulla qualche centinaio di miliardi di euro da far piovere direttamente a fondo perduto nelle tasche dei cittadini europei colpiti dalla crisi“.

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