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Politica

Meloni a testa in giù sui social, Urzì: “Una campagna intimidatoria che indigna”

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I manifesti affissi a Merano di Giorgia Meloni, rilanciati a mezzo social a testa in giù, a parafrasare una immagine tragica del nostro passato che evoca morte sommaria, è quanto di peggio potesse irrompere nella campagna elettorale per l’elezione del nuovo sindaco“.

E’ quanto riferisce il consigliere provinciale di Fratelli d’Italia e neo candidato sindaco per Merano, Alessandro Urzì, che sottolinea:

Il tutto è comparso, senza la benché minima reazione di indignazione, su un profilo social di una usuale commentatrice di affari meranesi (che di frequente ha espresso lontananza pregiudiziale dalle posizioni di Fratelli d’Italia e vicinanza a circoli militanti di estrema sinistra di cui è anche animatrice).

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Scimmiottando le librerie di sinistra che hanno esposto il libro di Giorgia Meloni ribaltato anche il signor Thomas Lamprecht sui social ha lanciato un medesimo terribile messaggio di violenza (legata alla morte) irrompendo in una discussione sulla coerenza di Fratelli d’Italia (uno degli slogan usato per la campagna elettorale): Meloni la vorremmo così, ossia appesa idealmente a testa in giù, ha sostenuto, in segno di spregio questo signor Lamprecht“.

Il profilo ospitante non ha ritenuto di cancellare il commento benchè fosse stata fatta notare il carattere inaccettabile del commento.

Devo ringraziare invece, come unica voce dissonante, quella del candidato dei Verdi Francesco Rosani che ha preso ma a titolo personale le distanze da tale scadimento.

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Esprimo tutta la mia lontananza da questo profilo di violenza paraverbale che rischia di condizionare i più deboli e che in ogni caso costituisce un abbattimento della qualità del confronto che non può essere taciuto, va solo denunciato. Non ci fermeranno lo stesso“, conclude.

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