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Ambiente Natura

Miglioramento genetico del melo: il Centro Laimburg consegna i primi risultati ai frutticoltori altoatesini

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Nella conferenza stampa dello scorso 4 aprile, il Centro di Sperimentazione Laimburg ha informato sui risultati del proprio programma di miglioramento genetico del melo. Il Consorzio delle Cooperative Ortofrutticole Altoatesine VOG e l’Associazione delle Cooperative Ortofrutticole della Val Venosta VI.P li faranno fruttare nei prossimi dieci anni.

Già dal 1997 il Centro di Sperimentazione Laimburg conduce un proprio programma di miglioramento genetico del melo, che fu iniziato dall’ex direttore del Centro di Sperimentazione Laimburg, Hermann Mantinger, e da Reinhold Stainer, ex pomologo presso il Centro. Dopo oltre 20 anni di ricerche e sperimentazioni i risultati vengono finalmente consegnati nelle mani dei frutticoltori altoatesini.

Il lavoro di selezione inizia con l’impollinazione controllata, che avviene solitamente in questo periodo ogni anno. “Un programma di miglioramento genetico è una questione che si protrae per decenni e richiede molta cura, visione e perseveranza”, spiega Walter Guerra, pomologo e responsabile dell’Istituto di Frutti- e Viticoltura del Centro di Sperimentazione Laimburg, nonché coordinatore del programma.

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Questo programma viene portato avanti oggi anche in combinazione con metodi innovativi di diagnostica molecolare. Nel metodo classico dell’impollinazione controllata i singoli rami dell’albero parentale femminile in fase di fioritura vengono racchiusi in sacchetti di cotone per impedire il trasferimento di polline da parte degli insetti.

I fiori dell’albero parentale maschile vengono raccolti e ne viene ricavato il polline per poi essere posato manualmente sui singoli fiori rimasti sull’albero. I semi dei frutti risultanti vengono seminati. Ogni nuova piantina è un ibrido e differisce nelle sue caratteristiche dai due alberi “originali” e dai suoi “fratelli”.

A rigor di termini, ogni piantina rappresenta una nuova varietà.

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I primi frutti di questi ibridi si ottengono dopo 5 anni, momento in cui inizia il vero lavoro di selezione. Attualmente vengono coltivati dai ricercatori oltre 15.000 diversi ibridi nei campi sperimentai del Centro Laimburg.

Ogni varietà sperimentale viene confrontata con varietà esistenti che hanno successo sul mercato, valutandone l’aspetto esterno del frutto, il sapore — zucchero e grado di acidità, la succosità, la croccantezza e la conservabilità nel lungo periodo. Inoltre, vengono testate specifiche resistenze a fitopatologie come la ticchiolatura e l’oidio.

Tuttavia, ci vorrà del tempo prima che i consumatori possano trovare nuove varietà di mele derivanti da questo programma di miglioramento genetico sugli scaffali.

L’assortimento delle varietà di mele è soggetto a continui cambiamenti, poiché i desideri dei consumatori in termini di aspetto e gusto cambiano costantemente. Migliaia di nuove varietà vengono coltivate in tutto il mondo, ma solo poche alla fine avranno successo sul mercato.

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