Alto Adige
Migliorare i servizi di supporto alle persone che hanno subito violenza sessuale o sessualizzata
Dall’inizio dell’anno, un gruppo di esperti sta lavorando sulle strategie per affrontare gli abusi sessuali.
Il gruppo di lavoro presieduto dall’ex giudice del tribunale dei minori, Margit Fliri Sabbatini, comprende la presidente del Consiglio provinciale, Rita Mattei, la direttrice dell’Ufficio per la Tutela dei minori e l’inclusione sociale, Petra Frei, il primario di psichiatria, Andreas Conca, Johanna Brunner della Diocesi di Bolzano-Bressanone, la Garante per l’infanzia e l’adolescenza Daniela Höller, la consigliera di parità Michela Morandini e il consigliere provinciale Franz Ploner.
I rappresentanti del gruppo di lavoro, istituito dalla Giunta provinciale su proposta dell’assessora provinciale, Waltraud Deeg, hanno presentato oggi (30 maggio) un bilancio e una serie di proposte.
Nel corso della conferenza stampa che ha fatto seguito alla riunione della Giunta, il presidente della Provincia, Arno Kompatscher, ha sottolineato la portata e i vari aspetti del problema, che dovevano essere rilevati in modo esaustivo per rendere giustizia alle vittime e sostenerle.
“Ora è stato analizzato il sostegno e le offerte di aiuto disponibili, ma allo stesso tempo è stato stabilito che il coordinamento deve essere migliorato e che i punti di vista della scienza e delle vittime devono essere maggiormente coinvolti“, ha sottolineato il presidente.
Per poter istituire un ufficio di coordinamento e apportare altri miglioramenti, ha detto, è necessario creare le condizioni giuridiche per farlo. “Abbiamo quindi deciso di svolgere il lavoro preliminare per il relativo progetto di legge, sulla base del quale potremo poi creare ulteriori istituzioni e posti per operatori“, ha spiegato Kompatscher.
Nelle sue raccomandazioni operative il gruppo di lavoro propone la creazione di “un/una commissario/a indipendente”, nonché l’istituzione di una commissione scientifica e di una consulta delle persone interessate. I prossimi passi necessari per l’attuazione sono, oltre alla formulazione giuridica, il finanziamento, la calendarizzazione e l’attuazione.
La base del lavoro è una proposta di risoluzione approvata all’unanimità dal Consiglio provinciale lo scorso anno sul tema “Superamento del tabù dell’abuso sessuale a livello sociale e misure per affrontare l’abuso sessuale di minori e adulti bisognosi di protezione nella Chiesa e nelle istituzioni pubbliche in Alto Adige”.
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